Si è spento a 75 anni, all’ospedale di Udine dove era ricoverato, Virgilio Forchiassin. I funerali saranno celebrati mercoledì 10 marzo, alle 15.30, nella chiesa parrocchiale di Moruzzo. Suo il modello di cucine ‘Spaziovivo’ realizzato per la Snaidero di Majano, modello tutt’ora esposto al Moma di New York. “Designer di professione, eclettico per natura, ha sempre manifestato interesse particolare per la ricerca sia progettuale che rivolta a nuovi linguaggi tecnico-espressivi”. Così si descriveva sul suo sito.
Biografia di un creativo
Nato a Trieste nel 1945, Forchiassin ha frequentato l’Istituto Statale d’Arte Nordio della sua città, conseguendo il diploma di Maestro d’Arte, sezione arte dei metalli, nel 1964. Due anni dopo, nel 1966, ha conseguito la licenza dal corso biennale superiore di specializzazione di “Magistero” del medesimo Istituto.
Nel 1964, mentre era ancora studente, ottenne dall’IBESTA un riconoscimento Internazionale per il progetto di un servizio di posate presentato al concorso “Cucchiaio d’Oro”, indetto a Colonia dall’International BestecK Ausstellun. Virgilio Forchiassin fu l’unico designer italiano ad affermarsi in una rosa di 42 professionisti selezionati fra migliaia di concorrenti. Il servizio premiato fu poi esposto in Gran Bretagna, alla Mostra Internazionale di Posateria tenuta a Sheffield (vedi DOMUS 422 – gennaio 1965).
La successiva edizione del concorso IBESTA, svoltasi a Wuppertal nel 1966, lo classifica ancora fra i migliori concorrenti premiandolo con un secondo riconoscimento internazionale per un altro servizio di posate presentato. Tale servizio, chiamato “Modello 65”, venne esposto alla Borsa della Posateria dell’Industria a Colonia, quindi dal 19 aprile al 16 maggio 1966, alla Werkkunstschule a Wuppertal. Il servizio premiato fu poi esposto in una ulteriore manifestazione a Monaco e infine, da giugno a settembre dello stesso anno, fu esposto al Nederlands Goud-Zilvermuseum Annex Klokkenmuseum di Utrecht.
Il nome dell’autore comparve fra un elenco di 74 progettisti che le Giurie dell’IBESTA selezionarono negli anni 1962, 1963, 1964 e 1966. Nel 1967 ha partecipato all’International Tableware Design Competition di Sheffield. Nel 1968, ha inviato il disegno di una sua lampada al “The Yamagiwa International Lighting-Pixture Competition” tenuto a Tokyo conseguendo una segnalazione di merito.
Dall’agosto del 1967 al luglio 1969 e’ stato responsabile dell’Ufficio Tecnico e di progettazione della Ditta Snaidero Cucine Componibili di Majano. Durante i suoi due anni di lavoro presso l’industria friulana, ha creato il modello “Spaziovivo”, una cucina proposta a pianta centrale che e’ stata presentata prima a Milano, all’ VIII Salone del Mobile nel settembre 1968 e poi, nel gennaio 1969 a Parigi, al Salone Internazionale del Mobile tenuto nei padiglioni d’esposizione di Porte de Versailles.
Successivamente e’ stata esposta sempre nello stesso anno presso il Matsuya di Tokyo, in occasione di una rassegna dei maggiori designer su scala mondiale. Dal 1972 la cucina Spaziovivo e’ in mostra permanente al Museum of Modern Art di New York.
E’ stata riproposta dal MoMA di New York all’interno della mostra “Counter Space: Design and the Modern Kitchen”, aperta dal 15 settembre 2010 al 2 maggio 2011.
Nel maggio del 1971, partecipa al Concorso Nazionale per l’esecuzione di opere d’Arte per la nuova sede dell’Istituto Tomadini per Orfani di Udine presentando il progetto di una fontana realizzabile in due versioni. La Giuria lo dichiara vincitore del concorso il giorno 31 ottobre 1972 riscontrando nel progetto presentato “…elementi suggestivi nell’ in- serimento della scultura nella architettura circostante apprezzando un accento di valore nella fantasia dell’artista inteso a rompere con una tradizione e, per quanto possibile, ad adeguarsi alla mentalita’ dei giovani ospiti dell’Istituto…”.
Per quasi due anni, dall’aprile del 1972 all’inizio del 1974 ha lavorato in qualita’ di consulente esterno della Ditta Patriarca – Cucine Componibili di Reana del Roiale (UD).
Dal 2000 al 2005 si è occupato di ulteriori progetti di cucine. Ha insegnato disegno geometrico e architettura dal 1974 al 1976 presso l’Istituto Statale d’Arte E.Nordio di Trieste. Ha successivamente insegnato nella sezione “Arredamento e Design” e “Geometria descrittiva” presso l’Istituto Statale d’Arte “G. Sello” di Udine per circa trent’anni.
Dal 2008 si è dedicato con assiduità allo studio di un nuovo linguaggio pittorico che non utilizzasse le tecniche tradizionali (pittura ad olio, pittura acrilica, pittura acquarello, tempere, gessetti colorati, pastelli e quant’altro), ma il calore come pennello e il colore come frutto di “Alchimie e Lacerazioni”.
Info dal sito http://www.forchiassin.it/ita