Aveva denunciato di essere stata aggredita e palpeggiata in centro città da un “branco” composto di sei ragazzi, la sera del 3 ottobre 2009. Poi, però dei cinque albanesi e un italiano, dei quali all’epoca tre minorenni e gli altri appena maggiorenni, non ne aveva riconosciuto che uno, l’italiano, l’unico a non essere stato dunque prosciolto. Il ragazzo, all’epoca minorenne, ha chiesto oggi di essere affidato in prova ai servizi sociali; se supererà con successo il periodo di volontariato, il reato sarà estinto.
La vittima è una ragazza che nel 2009 aveva 17 anni ed era studentessa. Archiviate le posizioni dei maggiorenni, gli altri due minorenni hanno chiuso pochi giorni fa il capitolo giudiziario davanti al tribunale dei minori di Trieste con un proscioglimento e una assoluzione.
La ragazza denunciò di essere stata aggredita dall’italiano, un suo amico friulano, mentre erano davanti a un locale, e che a lui si associarono cinque ragazzi albanesi i quali cominciarono a palpeggiarla. La ragazza riuscì però a divincolarsi, a strappare all’amico italiano il telefono cellulare e ad allontanarsi raggiungendo il gruppo di suoi amici che si trovava nei pressi e dove giunse in lacrime e con gli abiti in disordine. Nell’ambito delle indagini i cinque albanesi, individuati grazie a una telecamera, furono messi a confronto con la ragazza che però non li ha riconosciuti.