Italia sugli scudi, Friuli Venezia Giulia attardato. È il quadro che emerge da uno studio condotto dal portale Ecomotori.net sulla diffusione dei distributori di metano per autotrazione. Insomma, un carburante ‘pulito’ sta prendendo sempre più piede, ma non da noi.
Soltanto in tre fanno peggio
Nel nostro Paese infatti, secondo l’indagine già citata, sono più di 1.000 gli impianti che erogano questo gas; in regione, però, il quadro è tutt’altro che roseo. Con soli 4 distributori in funzione – due nella provincia di Udine e altrettanti a Pordenone -, infatti, il Friuli Venezia Giulia si colloca al diciassettesimo posto, seguito soltanto da Molise (3), Valle d’Aosta (1) e Sardegna (0). Basti pensare che un’estensione molto minore, come quello della Basilicata, vanta 8 distributori, esattamente il doppio. Una carenza, quella infrastrutturale, che ha ripercussioni anche sulla diffusione di autovetture a metano nel nostro territorio: i veicoli alimentati con questo combustibile ecologico sono appena 2.457 (dati Aci aggiornati al 1° gennaio 2013), lo 0,32 per cento del totale. Più della metà vengono dalla Destra Tagliamento, un terzo dalla provincia di Udine, mentre nelle altre due province queste vetture sono quasi ‘mosche bianche’. Nel Triveneto la percentuale sale al 3,81 per cento, mentre in Italia è del 2 per cento circa.
Bruno Bearzi, Presidente provinciale di Udine e vicepresidente nazionale Figisc Confcommercio, analizza i motivi alla base di queste difficoltà: “A differenza delle altre regioni del Nordest, in Friuli Venezia Giulia il mercato del metano per autotrazione è estremamente ridotto: le auto alimentate con tale prodotto, infatti, non superano le 2.500 unità, ossia meno dello 0,50 per cento del parco vetture circolante. Se in passato esistevano limitazioni allo sviluppo di impianti di distribuzione del metano, da alcuni anni non vi è nessuna restrizione alla loro installazione”.
Che cosa potrà cambiare in futuro? “Gli investimenti necessari si possono sviluppare soltanto in presenza della possibilità per gli operatori della distribuzione, compagnie petrolifere o indipendenti, di un graduale rientro delle spese e una sostenibilità dei costi – conclude Bearzi -. Altre regioni hanno attivato nel tempo forme di incentivazione per una riconversione del parco circolante verso carburanti più ecocompatibili, capaci di favorire una relativa crescita della rete dedicata a questo prodotto che, nel giro di pochi anni in Italia, ha quanto meno raddoppiato i suoi punti vendita”.
Vantaggi a 360 gradi
I vantaggi del metano sono tanti: consumi ridotti fino al 70 per cento rispetto alla benzina, minore impatto sull’ambiente, costi molto bassi per l’acquisto. Riuscirà questo gas, in futuro, a prendere piede anche in Friuli Venezia Giulia?
Al metano non… diamo una mano
L’Italia, con oltre 1.000 distributori di questo gas, è tra le migliori in Europa. In Friuli Venezia Giulia, invece, siamo in ritardo
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