Scuola elementare Fruch: palazzo D’Aronco risolve anticipatamente il contratto con la ditta vincitrice dell’appalto, la Geacos srl di Fiumicello con sede legale a Trieste, per gravi inadempienze e ritardo nell’esecuzione delle opere. In questi giorni è stata pubblicata la determina che sancisce la risoluzione. Ora si passerà al secondo classificato nella gara d’appalto, alla quale avevano partecipato 170 soggetti.
Ma come si è arrivati a questo punto? Il documento degli uffici comunali ripercorre tutta la vicenda. A luglio 2012, la ditta vince l’appalto (1,25 milioni la base) con un ribasso del 13,88 per cento e 3 mesi dopo viene firmato il contratto, che prevede la fine dei lavori a 300 giorni dall’apertura del cantiere. Tuttavia, il Comune deve sottostare al patto di stabilità e non gli è possibile corrispondere i pagamenti durante l’avanzamento dell’opera. Per non lasciare ‘scoperta’ la ditta, i lavori sono fatti slittare, in tre momenti successivi e di comune accordo, fino a novembre 2013. Il cantiere riparte, ma a gennaio 2014 si arena. La ditta, allora, invia nuovi cronoprogrammi, che prevedono la ripartenza dei lavori prima ad aprile, poi il 7 e infine il 14 luglio. Il 15 luglio gli operai non sono ancora ritornati all’opera. I giorni di ritardo, a questo punto, sono 155.
Il Comune pensa alla risoluzione del contratto, ma la ditta assicura di voler rimettere in moto l’ampliamento. Da agosto a febbraio 2015 si procede con i lavori, ma poi c’è un nuovo stop. Si arriva a maggio e un’altra ditta comunica al Comune di aver preso in affitto il ramo d’azienda della Geacos che comprende anche la Fruch. Agli inizi di giugno, però, l’affitto non è stato ancora formalizzato e gli uffici comunali giudicano incolmabile il ritardo accumulato. Da qui la risoluzione del contratto.