Una lunga storia di molestie e minacce, anche di morte, nei confronti della moglie. Per questo un iracheno classe 1978, residente a Trieste, è stato arrestato dalla Polizia di Stato, su disposizione del gip del Tribunale di Trieste, per lesioni, maltrattamenti e minacce gravi. Le indagini, dirette dalla Procura di Trieste e condotte dagli agenti della sezione ‘Reati contro la persona, in danno dei minori e reati sessuali’, erano partite dopo la denuncia della donna che, dopo anni di continue violenze e vessazioni, ha trovato la forza di raccontare tutto alla Polizia.
Dalla testimonianza è emerso come l’uomo sfogava i propri impulsi violenti sulla compagna, oggetto di ingiustificati e continuati atti di violenza fisica e psicologica. Dal 2016, infatti, la donna veniva continuamente minacciata di morte dal marito, che pretendeva di controllarne il telefono. All’interno delle mura domestiche si respirava un clima di terrore. La donna veniva picchiata, anche di fronte ai figli minori, e, se non faceva quanto ordinato, veniva minacciata di farla ritornare nel Paese di origine. Inoltre, l’uomo le lasciava pochissimi soldi, insufficienti per le spese quotidiane per la famiglia.
Ad aprile, il gip aveva disposto la misura dell’allontanamento da casa e del divieto di avvicinamento alla donna. Ma l’iracheno, incurante delle prescrizioni, in più occasioni si è presentato nell’appartamento dove la moglie vive con i figli, minacciandola di morte. Il giudice ha quindi disposto la sua custodia cautelare in carcere.