Sarà l’autopsia a fornire alcuni dettagli importanti su quali siano le cause del decesso del portuale, avvenuto ieri sera al Molo VII.
Paolo Borselli, 58 anni, era a bordo di un muletto all’altezza della poppa di una nave, ormeggiata e impegnata nelle operazione di imbarco-sbarco container. In un arco di tempo compreso tra le 15 e le 16, l’uomo è finito in mare con il mezzo.
Nessuno si è accorto della tragedia, se non dopo diverso tempo, intorno alle 17, quando la macchina dei soccorsi si è attivata. Sul posto sono arrivati i mezzi del 118, della Polizia marittima, della Capitaneria di porto e dei Vigili del Fuoco, i cui sommozzatori hanno trovato in fondo al mare il muletto con dentro Borselli.
Dopo averlo estratto e portato in superficie, il personale sanitario ha provato a rianimare il portuale, ma per il 58enne non c’è stato nulla da fare.
La Procura della Repubblica sta aprendo un fascicolo e il procuratore Antonio De Nicolo conferma che, tra sabato e lunedì, sarà disposta l’autopsia, attraverso la quale si capirà se l’uomo sia finito in mare per un malore o per una tragica fatalità.
Nel frattempo, tutte le sigle sindacali hanno immediatamento indetto uno sciopero fino alle 19 di oggi; ieri sera c’è stato un sit in (nella foto Ansa) davanti al Varco IV. Anche il figlio di Borselli è un lavoratore portuale.
Il presidente dell’Autorità, Zeno D’Agostino, e Francesco Mariani, presidente dell’agenzia per il lavoro dello scalo, hanno espresso dolore e profondo cordoglio, assicurando che si continuerà a investire per evitare che si ripetano simili tragedie.
“Da oggi sciopero nazionale di tutte le lavoratrici e i lavoratori dei porti fino a 24 ore secondo modalità territoriali”. Lo annunciano Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti “in segno di lutto dopo gli incidenti che hanno provocato due vittime nei porti di Trieste e Civitavecchia”.
Per i sindacati “è urgente un intervento fattivo e concreto che fermi questa strage. Ci impegniamo fin da subito, nel mettere in campo iniziative con le istituzioni e parti datoriali, mirati a produrre azioni concrete e tempestive, a partire dall’attuazione dei dispositivi che prevedono l’accompagnamento all’esodo dei lavoratori portuali”.