Gli incontri avvenivano al decimo piano del palazzo di piazza Indipendenza. Lì, in pieno centro a Cervignano, per diversi mesi del 2020 alcune donne asiatiche hanno venduto ai clienti le proprie grazie. E proprio quell’appartamento è stato confiscato dal gup di Udine Carlotta Silva. Il giudice, inoltre, ha condannato con il rito abbreviato un lignanese di 42 anni, legale rappresentante di una società di Nova Gorica proprietaria dell’immobile, a un anno e quattro mesi di reclusione e un udinese di 51 anni, comproprietario, a un anno di carcere per sfruttamento della prostituzione.
Entrambe le pene sono state sospese. L’appartamento era stato affittato – con la consapevolezza di quanto accadeva al suo interno – a 800 euro al mese, valore superiore alla media del mercato.
Gli affittuari erano un uomo di 56 anni e una donna di 54 anni, entrambi cinesi, rinviati a giudizio. Sono accusati di aver fatto esercitare la prostituzione a loro connazionali a Cervignano e in un appartamento di San Donà di Piave.
I due si sarebbero occupati del pagamento degli affitti e delle bollette, degli annunci su Internet, del materiale necessario e avrebbero gestito i clienti. In compenso avrebbero riscosso metà degli incassi quotidiani. Il processo prenderà il via a maggio.