Avrebbe approfittato delle condizioni di fragilità fisiche e psichiche di un anziano udinese oggi 93enne suo conoscente per impossessarsi di oltre 50mila euro: il gup di Udine Roberta Paviotti ha rinviato a giudizio una 55enne di Tavagnacco per circonvenzione d’incapace. Secondo l’accusa, tra il 2016 e il 2019, la donna convinse la vittima a corrispondergli il denaro sia promettendo rapporti sessuali, sia chiedendo aiuti per la figlia malata. Inizialmente si fece dare oltre 5mila euro, poi per tre anni s’impossessò della sua pensione di 1.200 euro al mese e per due anni domicilò la bolletta del collegamento Internet di casa sua sul conto corrente dell’anziano. La cosa finì quando la figlia dell’uomo si accorse di tre prelievi con il bancomat a fine 2019 e denunciò l’accaduto.
Approfitta della fragilità di un 93enne: rinviata a giudizio
Una donna di 55 anni di Tavagnacco accusata di circonvenzione d'incapace
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