Arrestato dalla Polizia di Stato di Trieste l’autore dell’accoltellamento avvenuto il 27 giugno in piazza della Cattedrale. Si tratta di un giovane classe 2000, di origini dominicane, con precedenti per maltrattamenti contro familiari e conviventi, lesioni personali, rissa e resistenza a pubblico ufficiale. Il 20enne deve rispondere di tentato omicidio aggravato.
Le indagini dirette dalla Procura di Trieste e svolte dalla sezione reati contro la persona, in danno dei minori e sessuali della Squadra Mobile giuliana hanno consentito di ricostruire la dinamica dell’aggressione ai danni di un 25enne di origine serbe e di un suo amico.
Nella notte del 27 giugno, gli agenti erano intervenuti nel rione San Giusto dopo la segnalazione di una violenta lite tra giovani, in occasione della quale due erano stati colpiti con un coltello. La Volante sul posto ha individuato i feriti, sanguinanti. Entrambi sono stati trasportati in ospedale per ricevere le cure del caso; uno è stato poi dimesso con prognosi per ferita da accoltellamento alla parete toracica, mentre il 25enne è stato ricoverato in prognosi riservata, avendo riportato un ferita penetrante alla parte destra del petto con conseguente pneumotorace, nonché un trauma cranico con frattura al seno frontale.
Dai preliminari accertamenti è emerso che l’accoltellamento sarebbe avvenuto durante una lite per futili motivi. In base alle testimonianze raccolte, alcuni giovani sudamericani, mentre si trovavano nel piazzale della Cattedrale di San Giusto, hanno iniziato a provocare gli altri giovani. All’iniziale scambio di battute era seguita l’aggressione fisica con calci e pugni. All’improvviso, il 21enne ha estratto un coltello, poi ritrovato nei pressi di un’aiuola lì vicino, con il quale ha colpito con alcuni fendenti i due giovani al torace.
Gli elementi raccolti hanno consentito al Gip di Trieste Luigi Dainotti di emettere – su richiesta del Pm titolare del fascicolo Maddalena Chergia – un’ordinanza di custodia cautelare per il 21enne, che dovrà rispondere di tentato omicidio aggravato, porto d’armi e oggetti atti a offendere e lesioni personali in concorso con altri.
Rintracciato a casa di un amico ieri pomeriggio, l’indagato è stato tratto in arresto dagli investigatori della Squadra Mobile di Trieste e condotto in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria.