E’ finito in carcere un 75enne residente nel Pordenonese accusato del reato di atti persecutori nei confronti della figlia, affetta da problemi psicologici e che da anni è ospite di una comunità. L’uomo avrebbe assoldato un cittadino stranieri offrendogli del denaro in cambio di alcune azioni violente da compiere contro i rappresentanti delle istituzioni, colpevoli secondo l’uomo di impedirgli ogni contatto con la figlia.
Il 75enne aveva identificato negli assistenti sociali, magistrati e personale dell’Azienda sanitaria i responsabili di questo mancato rapporto. Le indagini, una volta emerse le intenzioni dell’anziano, si sono fatte serrate e così è scattato l’arresto e la detenzione nel carcere di Pordenone.
L’uomo, in passato, si era reso protagonista di episodi violenti nei confronti della figlia.