E’ riuscita a raggiungere la madre, che vive in Friuli Venezia Giulia, dopo cinque giorni in fuga dalla guerra. Una viaggio drammatico quello intrapreso da Iryna in compagnia del figlio piccolo, scappando dalle bombe che cadevano sulla sua casa a Kryvyj Rih, città dell’Ucraina meridionale, nella regione di Dnipro.
Al momento del ricongiungimento familiare, a Trieste, la grande emozione, sommata alla stanchezza e ai giorni di paura vissuti, hanno presentato il conto: la donna ha accusato un grave malore. E il suo cuore si è fermato. E’ stata immediatamente soccorsa e trasportata d’urgenza all’ospedale Cattinara dove il personale sanitario le ha salvato la vita. A raccontare la storia, a lieto fine, di Iryna, è stato il direttore della Sc Cardiologia dell’AsuGi, Gianfranco Sinagra.
La donna ora sta bene ed è stata dimessa, ma non ricorda esattamente quanto le è accaduto al suo arrivo in Italia. “Sono viva per miracolo e i miei angeli custodi sono i medici di questo ospedale. Grazie”, ha detto ai sanitari.