Sono finalmente al sicuro, in Friuli, e ringraziano, tra le lacrime, chi li ha aiutati a scappare dall’Ucraina. Ma non nascondono la speranza di poter tornare a casa il prima possibile, dove hanno lasciato mariti, amici e parenti.
Partito da Dnipro, nel cuore del Paese in guerra, è arrivato ieri sera a destinazione il gruppo di dipendenti ucraini della Danieli, assieme ai familiari. Si tratta di 64 persone, con trenta minori, venti dei quali con meno di 10 anni.
Dopo oltre 20 ore in pullman, avevano varcato il confine con la Romania, dove ad attenderli c’erano i referenti dell’azienda friulana che li hanno ‘scortati’ fino a destinazione, passando per la capitale Bucarest, dove sono saliti su un volo charter, atterrato nel pomeriggio di ieri a Ronchi dei Legionari. Il viaggio è stato organizzato dalla stessa Danieli, che ha accolto adulti e bambini nelle palazzine del proprio campus, a Buttrio.
“Dopo l’escalation del conflitto”, spiega Stefano Stafisso, direttore risorse umane Danieli, “abbiamo deciso questa importante operazione di recupero. A Dnipro abbiamo un ufficio di oltre 70 dipendenti. Siamo riusciti a recuperare nove di loro, tutte donne, con le rispettive famiglie. Per gli uomini, come si sa, non è stato possibile lasciare il Paese”.
“Vogliamo ringraziare la Polizia di Stato per il supporto che ci ha dato nella buona riuscita del trasferimento”, ha sottolineato Stafisso, evidenziando la determinazione della multinazionale a portare a termine nel più breve tempo possibile l’operazione. Ora inizia una nuova fase, quella del loro inserimento in una nuova realtà.