Era accusato del furto di 5.500 euro, ma sotto processo era finito il gemello sbagliato. Il Tribunale di Udine lo ha assolto per non aver commesso il fatto. E’ questo l’epilogo della vicenda giudiziaria di un 33enne di Gemona del Friuli prosciolto oggi dal giudice Daniele Faleschini Barnaba.
Tutto risale all’ottobre 2020, ovvero alla seconda ondata Covid, quando il titolare di una ditta in provincia di Pisa pubblicò un annuncio su Facebook per l’acquisto di guanti in lattice. Al post rispose un trentenne, disponibile a fornirgli 500 scatole contenenti 200 guanti ognuna per 5.500 euro. I due concordarono d’incontrarsi a Udine nell’abitazione del fornitore.
Una volta tirato fuori il denaro, l’udinese strappò i contanti dalle mani della vittima e si diede alla fuga. L’imprenditore riconobbe il responsabile dei fatti da alcune foto segnaletiche. Peccato che, invece del padrone di casa, a finire sul banco degli imputati fu il fratello gemello, residente a Gemona.
Il giudice ha disposto la trasmissione degli atti alla Procura di Udine per procedere contro il gemello, quello giusto.