Lutto nel mondo dell’atletica. La notte scorsa si è spento all’ospedale di Pordenone, dove era ricoverato da qualche giorno, Gianfranco Chessa. Nato a Sassari 70 anni fa, aveva iniziato la sua carriera di tecnico del salto al Cus Genova, prima di trasferirsi a Cordenons.
Era stato lui a scoprire e lanciare Alessia Trost prima e poi l’altra campionessa friulana Desirèe Rossit, entrambe finaliste alle Olimpiadi di Rio 2016. Ha dedicato la sua vita ai più giovani e, fino all’ultimo, li ha seguiti sul campo.
Il presidente della Fidal, Alfio Giomi, ha inviato le sue condoglianze e quelle di tutta l’atletica italiana alla moglie Gabriella, alle figlie Giulia e Laura e a tutti i suoi cari. Tanti anche i campioni che lo hanno voluto ricordare, per quanto ha fatto in questi anni. A cominciare dalla pordenonese Marzia Caravelli, che su Facebook scrive: “Vorrei scriverti un saluto, ma non ci riesco. Non riesco a trovare le parole per esprimere il senso di gratitudine per quello che hai fatto in questi anni, per la tua presenza discreta e gentile ma incredibilmente forte al nostro campo, che ora non sarà mai più lo stesso senza di te. Forse proprio perché erano i fatti e non le parole a caratterizzarti. Grazie per avermi accolta in un posticino del tuo mondo. Grazie per tutto! Ciao Gianfranco!”.