“Potrebbe persino sembrare paradossale: oltre ai disagi per i lavori legati alla terza corsia sulla A4, il settore del trasporto merci è ulteriormente penalizzato, più in questa regione che in altre, dall’aumento dei pedaggi autostradali.
Autovie Venete – dichiara in una nota Mauro Beccaro, capo categoria degli autotrasportatori artigiani di Confartigianato Pordenone – ha infatti aggiornato le tariffe imponendo un aumento del 12,63%, contro il 3,9% della media italiana.
Fermo restando che, in questo particolare momento economico di tutto avevamo bisogno salvo di ulteriori rincari, questo “salasso” si abbatte su una categoria che forse più di altre sta pagando il conto della crisi, stretta tra una richiesta di servizi ferma al palo a causa della minore attività delle grandi imprese, una concorrenza sempre più agguerrita e non sempre leale, e i prezzi riconosciuti al trasporto da tempo inadeguati rispetto ai costi sostenuti dalle nostre aziende».
Quello delle autostrade poi “è solo l’ultimo di una serie di rincari – prosegue Beccaro – che hanno interessato le maggiori voci di costo, ad iniziare dal gasolio, che come sappiamo ha raddoppiato nel volgere di pochi anni il prezzo alla pompa, per proseguire con le assicurazioni, le manutenzioni, i pezzi di ricambio.
Non abbiamo alternative ad una revisione al rialzo dei prezzi del trasporto – ancora Beccaro – e su questo dovremo necessariamente aprire un confronto con la committenza. La richiesta che rivolgiamo al Governo è di impegnarsi a frenare questa continua deriva di aumenti a carico dell’autotrasporto”.
Beccaro nella nota si rivolge poi alla Regione, socio di riferimento di Autovie Venete, affinchè “contemperi le esigenze finanziarie con quelle degli utenti delle autostrade. Non è accettabile che, a fronte di un cantiere continuo qual è la A4, con problemi di scorrimento noti a tutti, la difficile convivenza di traffico e opere in corso, si prosegua in una politica di rincari che rappresenta una doppia penalizzazione”.
16 gennaio 2013