Sul destino del Consorzio Aussa Corno pendono ancora molte nubi. Il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini e l’assessore alle società/enti partecipati Carlo Teghil sono intervenuti alla riunione convocata ieri dalla Regione Fvg per fare il punto sulla delicata questione che riguarda la zona industriale della Bassa Friulana.
“Nel corso dell’incontro – dichiarano Fontanini e Teghil – abbiamo illustrato alla Governatrice il percorso fatto fin qui dall’Ente e le operazioni delineate dalla Provincia di Udine per dare continuità all’attività del Consorzio. L’amministrazione provinciale si è resa disponibile a una ricapitalizzazione per un importo di 2 milioni di euro, intervento da realizzarsi a patto che venga preservato l’equilibrio nella parte pubblica dei soci che deve rimanere maggioritaria.
Sono state inoltre intraprese altre misure per dare un futuro all’Aussa Corno: il riferimento è alle modifiche allo statuto del Consorzio e alla rinuncia all’acquisto delle quote della Fondazione Crup per favorire l’ingresso dell’Interporto di Cervignano e quindi di nuovi capitali a rafforzare la posizione della realtà consortile anche in funzione del progetto di rilancio. Riteniamo che, giunti a questo punto, vista anche la difficoltà palesata dalle amministrazioni comunali socie, la Regione Fvg debba in qualche modo intervenire anche perché l’area è strategica per il futuro industriale della nostra economia, provinciale e regionale.
La presidente Serracchiani ha ipotizzato diversi percorsi tra cui anche il commissariamento del Consorzio, riservandosi però ancora una settimana di tempo per decidere. Per la Provincia di Udine è fondamentale che la Regione aiuti il Consorzio a superare questo momento di difficoltà perché ne va dello sviluppo industriale della nostra Provincia e dell’intero Fvg. Auspichiamo che – concludono Fontanini e Teghil – a questa zona industriale venga riservato lo stesso trattamento assegnato ad altre realtà”.
Aussa-Corno, le perplessità della Provincia
L’amministrazione provinciale si è resa disponibile a una ricapitalizzazione per un importo di 2 milioni di euro
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