Non si placano le polemiche riguardo la realizzazione di Park I maggio, il parcheggio sotterraneo che sorgerà nella centralissima piazza I maggio, a Udine.
Da settimane i componenti del Comitato Zardin Grant accolgono i passanti, raccogliendo le firme dei cittadini contrari alla costruzione dell’opera da 11 milioni di euro, e si informano sui ‘retroscena’ che riguardano l’edificazione tanto contestata.
“Il Comitato Zardin Grant è giunto alla terza settimana di presidio permanente – spiega una nota del Comitato – e continua la sua opera di approfondimento e informazione.
Leggendo le carte stiamo scoprendo cose diverse da quelle che Honsell e la giunta continuano ad affermare. Per cominciare, non è vero che l’opera costerà al comune di Udine solo due milioni di euro”.
Secondo quanto riportato dal Comitato, “nel verbale della seduta del Consiglio Comunale dell’8 giugno 2010 si legge che il parcheggio sarà finanziato per metà – 5 550 000 euro – dalla SSM S.p.A., e per l’altra metà – 5 500 000 euro – dal Comune di Udine. Insomma, il comune di Udine anticipa ben metà del costo dell’opera, tramite mutui già contratti. Ricordiamo anche che la SSM rinuncerà ai propri utili, che sarebbero stati distribuiti tra i soci di cui il principale è il comune di Udine, proprio per pagare il parcheggio.
Per quanto riguarda la spesa della Regione, questa risarcirà il comune con due contributi di cui uno decennale da 281.000€ l’anno (originariamente destinato al parcheggio di via Marco Volpe) e l’altro ventennale da 100.000 euro l’anno, per un totale di 4,8 milioni e non di 3,5 come annunciato. Questo significa che i soldi della Regione arriveranno non subito, ma in vent’anni. E perché la differenza tra le due cifre? Saranno i contribuenti del Friuli Venezia Giulia a pagare gli interessi del mutuo contratto dal comune”?
Il Comitato Zardin Grant si chiede, quindi, a quanto ammonteranno gli interessi complessivi, chi li pagherà, e quindi quale sarà il vero costo dell’opera, interessi inclusi.
“Ricordiamo – conclude la nota – che tutti i costi derivanti dalle modifiche in corso d’opera saranno a carico della SSM. Il progetto ha già subito variazioni dal punto di vista sismico e nel luglio 2013, a seguito delle osservazioni della Soprintendenza, è stato ulteriormente modificato, perdendo una cinquantina di posti a raso e vedendo cambiare radicalmente l’aspetto esterno. Quanto verranno a costare ai cittadini udinesi il mancato incasso per gli stalli e le variazioni della Soprintendenza? Chiediamo anche di sapere perché le fognature, che il comune di Udine sta ancora pagando e che Honsell usa come scusa per difendere il parcheggio, sono già da rifare.
Di slogan vuoti come “è un’opera strategica” e “porta lavoro”, ne abbiamo sentiti abbastanza. Noi vogliamo da Honsell più risposte concrete alle domande della cittadinanza, e meno chiacchiere”.