Bendate le statue di Ercole e Caco a Udine. Florean e Venturin, i due simboli del capoluogo friulano, al centro del terrapieno di Piazza della Libertà, sono stati oggetto dell’azione simbolica inscenata ieri mattina dagli attivisti di Extinction Rebellion per esortare i governi a guardare in faccia la realtà della crisi ecoclimatica.
La protesta, scattata in molte città d’Italia e d’Europa, ha portato gli ambientalisti udinesi ad occupare pacificamente la Loggia del Lionello con cartelli e slogan riportanti frasi e appelli tipo: “Emergenza in corso, apriamo gli occhi sulla crisi climatica” o “I governi sono immobili, entriamo in azione”.
L’azione di disubbidienza ha portato gli stessi attivisti a bendarsi in attesa dell’arrivo delle forze dell’ordine. Intervenuta la polizia, gli attivisti si sono poi identificati senza opporre resistenza, creando un clima di dialogo e comprensione. “Siamo in emergenza climatica e non possiamo più permetterci di chiudere gli occhi, accettando la ridicolizzazione e repressione di chi agisce per far emergere una dura verità” ha spiegato Tommaso, attivista di Extinction Rebellion. “Dobbiamo ascoltare quello che ci dice la comunità scientifica altrimenti vedremo avverarsi le previsioni di un collasso sociale già annunciato”.
Gli attivisti si rivolgono anche ai governi locali: “La Regione Friuli Venezia Giulia e il Comune di Udine dimostrano di avere uno sguardo politico poco lungimirante, che continua ad anteporre il profitto al bene dei cittadini” ha aggiunto Luigina. “Non si sta tenendo conto degli sconvolgimenti che in regione si stanno già verificando – ha precisato – , tra siccità, pessima qualità dell’aria e sfruttamento indiscriminato delle risorse e del suolo”.





