il ‘paniere’. Essere assolutamente poveri qui in Friuli non è la stessa cosa che esserlo altrove. Tale situazione, infatti, dipende dal contesto e, per noi, è legata uno standard di vita ‘minimamente accettabile’. L’Istat traduce questo concetto in consumi minimi (un ‘paniere’), suddivisi in tre categorie: alimenti, casa e altri beni.
Per quanto riguarda gli alimenti, una persona che vive sul nostro territorio deve assumere quotidianamente non solo tutti i nutrienti, ma anche composti necessari a mentenere il corpo in buona salute, come antiossidanti, fitosteroli e fitoestrogeni. Sono state compilate alcune tabelle che, per ogni classe ‘età, dice la quantità – poi tradotta in euro – dei cibi che devono essere mangiati.
La seconda parte del paniere riguarda la casa. L’Istat assume che le fasce meno fortunate non abbiano i mezzi per possedere un’abitazione, per cui ipotizza che i poveri debbano affittare la propria dimora, che deve avere una grandezza minima a seconda dei componenti del nucleo familiare. Le ‘quattro mura’, però, devono essere anche minimamente accoglienti. Ciò significa che la casa deve essere riscaldata, dotata di elettricità per luce e uso di televisore, lavabiancheria e frigorifero. A ciò si aggiunge una cucina non elettrica.
Resta, infine, la voce ‘componente residuale’. Qui troviamo alcuni beni connessi alla casa (acqua, condominio, arredamento, prodotti per la casa e manutenzione ordinaria), altri il trasporto (costo di treno e autobus, non dell’automobile), altri ancora le comunicazioni (telefono fisso o cellulare). Ci sono poi gli acquisti necessari per mandare i figli a scuola (cancelleria, fotocopie, zaini e astucci), i servizi per la salute che il servizio sanitario non soddisfa (cure dentistiche e ginecologiche, assistenza speciale di lungodegenza e acquisto di farmaci o dispositivi non ‘passati’ dal pubblico), l’abbigliamento e la cura del corpo. Infine, per avere una vita ‘minimamente accettabile’ è necessario svagarsi ogni tanto: ecco, quindi, che nel paniere finiscono, oltre ai giochi e ai videogiochi per i bimbi, ai libri, ai giornali e alle riviste, anche il totocalcio, il lotto e altri concorsi del genere.