Movimenti sospetti di persone notate nei pressi dell’edificio fatiscente dell’ex caserma Piave, a Udine, hanno spinto gli agenti della Squadra mobile di Udine a effettuare un sopralluogo a sorpresa. E’ stato scoperto così che in riva al canale che attraversa l’area del fabbricato, era stata attrezzata una zona benessere a cielo aperto con la sistemazione di secchi, specchi e tutti gli accessori per il beauty restyling quotidiano. Di buona mattina alcune persone erano dedite alle normali operazioni d’igiene personale. Dopo le concitate fasi iniziali del controllo a sorpresa, otto stranieri sono stati identificati e denunciati.
Le condizioni igieniche dei locali perquisiti si presentavano pessime. Alcune stanze risultavano adibite a camere allestite con giacigli a terra, altri locali venivano
utilizzati per cucinare con metodi rudimentali con dei tronchi di legno accesi all’occorrenza, altri ancora erano adattati al soggiorno, con tavoli, sedie, stoviglie e avanzi di cibo.
I soggetti, tutti uomini di giovane età di nazionalità pakistana e afgana, sono stati sottoposti al fotosegnalamento e successivamente, per l’invasione di terreni ed edifici, denunciati all’Autorità Giudiziaria.
Sei stranieri risultano gravati dai provvedimenti di Divieto di ritorno nel comune di Udine e sono stati accompagnati fuori dal territorio comunale, eccetto il giovane 22enne S.A., su cui pende il provvedimento di Divieto di ritorno nella provincia di Udine, e quindi è stato trasferito fuori dalla provincia friulana.
I 7 stranieri, contravventori alla misura di prevenzione, sono stati denunciati anche per non aver ottemperato ai provvedimenti emessi dal
Questore della provincia di Udine.