Si è conclusa regolarmente e con successo la delicata operazione di disinnesco di un ordigno bellico risalente alla Prima Guerra Mondiale e ritrovato nel corso di alcuni lavori nei fondali del Porto di Monfalcone.
I sommozzatori della Marina militare di Ancona hanno recuperato in totale cinque bombe, di cui una granata da 75 millimetri contenente una miscela di gas letale e che al termine della Grande guerra è stato bandito. La granata aveva il detonatore attivo, quindi una volta recuperata dal fondale è stata portata in un luogo sicuro. Qui gli artificieri dell’Esercito arrivati da Civitavecchia hanno disinnescato la bomba facendo saltare la carica di gas tossici. Le altre bombe verranno invece inertizzate in sicurezza a Civitavecchia. Alle operazioni ha partecipato anche il Reggimento guastatori di Udine. Per scongiurare il rischio di contaminazioni ambientali hanno partecipato alle operazioni anche i Vigili del fuoco, una squadra navale della Guardia Costiera di Trieste, la capitaneria di Porto e i carabinieri di Monfalcone. Istituito anche il divieto di sorvolo per il tempo di svolgimento delle operazioni coordinate dalla procura di Gorizia, vista la vicinanza all’aeroporto regionale di Ronchi.
Bomba della Grande guerra con gas letale disinnescata a Monfalcone
Operazione molto colplessa ma eseguita con successo dal nucleo specializzato degli artificieri dell'Esercito di Civitavecchia
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