Sono iniziati lunedì 1 agosto e si protrarranno per qualche settimana i raid aerei americani in Libia, per colpire le postazioni dell’Isis a Sirte. In questi giorni, i velivoli sono decollati dalla nave anfibia Uss Wasp, ma non è escluso che Washington possa chiedere al Governo italiano il via libera per utilizzare le basi sul nostro territorio, in particolare quelle di Aviano e Sigonella.
“Il Governo è pronto a valutare positivamente l’eventuale richiesta se fosse funzionale a una più rapida ed efficace conclusione dell’operazione in corso” ha detto oggi il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, durante il question time alla Camera. La richiesta dovrà essere presentata al Parlamento, ma appare comunque difficile che l’Italia possa dire di no. Ieri, infatti, il ministro degli esteri Paolo Gentiloni ha avuto un colloquio telefonico con il primo ministro libico Fayez al Serraj. Gentiloni ha espresso “l’apprezzamento dell’Italia per l’impegno del Governo di Accordo Nazionale contro il terrorismo e per i risultati ottenuti dal Governo libico e dalle forze che lo sostengono nell’area di Sirte”.
Gentiloni ha anche manifestato “il consenso italiano alla richiesta di aiuto indirizzata nei giorni scorsi agli Stati Uniti per contribuire alla sconfitta definitiva di Daesh in Libia, anche sulla base della risoluzione adottata all’unanimità nel dicembre scorso dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu”. Gentiloni, nell’occasione, ha confermato che l’Italia continua ad essere disponibile “a fornire al Governo di Accordo Nazionale l’assistenza che questi potrà richiedere, in particolare sul piano umanitario e sanitario”.
Al Sarraj ha ringraziato l’Italia per l’azione diplomatica e il sostegno umanitario assicurato nei mesi scorsi, impegnandosi a definire nei prossimi giorni le ulteriori fasi di questa collaborazione.