«Tagliati 750 mila chilometri della rete del Trasporto pubblico locale nella sola Provincia di Udine con una riduzione delle risorse economiche destinate a questo settore quantificabile in un milione e 800 mila euro che mette a serio rischio numerosi posti di lavoro. Con l’aggravante che sono stati penalizzati in particolare i servizi che portano alle strutture ospedaliere».
Questo il commento del consigliere regionale dell’Italia dei valori Enio Agnola il giorno dopo l’applicazione dei tagli che hanno colpito il Trasporto pubblico locale senza che i cittadini venissero adeguatamente informati.
«Si è trattato di un’operazione pessima – sottolinea il consigliere regionale -. La giunta Tondo e la Provincia di Udine hanno dimostrato di essere succubi della Saf Autoservizi Fvg Spa che si muove esclusivamente per i propri interessi economici, portando utili al gruppo inglese Arriva e al colosso te desco Deutsche Bahn di cui fa parte.
La Regione in particolare è venuta meno al suo ruolo di garanzia per quanto riguarda la tutela dei servizi pubblici essenziali. E alla mia richiesta di spiegazioni la giunta Tondo non ha saputo fare altro che rispondere in burocratese».
«Il massacro di tante linee non poteva che provocare le proteste dei cittadini – sostiene Agnola -. Eppure sarebbe bastato ascoltare chi opera nel Trasporto pubblico locale per ottenere risultati completamente diversi.
Se la giunta Tondo avesse ascoltato i sindacati, e in particolare quelli degli autisti, si sarebbe potuto tagliare anche più di 750 mila chilometri della rete Tpl senza provocare alcun disagio, visto che sono tante le linee che oggi non hanno più ragione d’essere.
Per questo – conclude – è necessario rivedere quanto prima questi interventi sul Trasporto pubblico locale senza tagliare corse essenziali e senza creare tanti problemi ai cittadini».
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