L’autopsia eseguita sui corpi di Cristina Furlan e Federico Piva, madre e figlio morti nel lago della Burida a Pordenone il 13 maggio, non ha fornito una soluzione al caso. L’esame, eseguito dall’anatomopatologo Barbara Polo Grillo e al quale ha preso parte anche Giovanni Del Ben (consulente nominato dalle famiglie delle vittime), per ora ha confermato la causa della morte: annegamento. Sono stati inoltre effettuati i prelievi di sangue e tessuti sul corpo di Cristina, per capire se la 36enne di Porcia avesse assunto un sovradosaggio di farmaci, a causa del quale avtrebbe potuto essere finita in uno stato di alterazione. Per avare i dati in mano, tuttavia, saranno necessari 8-10 giorni. Se dovesse servire, in un secondo momento potrebbero essere disposti ulteriori accertamenti.
La Procura di Pordenone, intanto, prosegue nelle indagini per ricostruire la dinamica dell’accaduto, ma al momento propende per l’omicicio-suidicio, tesi avvalorata anche dalla descrizione dell’evento fornita dall’unica testimone oculare, un’anziana del posto che ha visto l’auto dirigersi senza esitazioni, anche se a breve andatura, dentro lo specchio d’acqua.
Di tutt’altro avviso il marito Loris Piva e la famiglia, che da tempo stavano accanto alla giovane per aiutarla a superare un momento difficile: sono convinti che si sia trattato sono di una tragica fatalità. Un errore di manovra per uscire dalla stradina erbosa imboccata, forse volutamente e per errore. Così la pensa anche lo stesso Giovanni Del Ben: “Attendiamo i risultati degli esami – dice -, ma la mia sensazione è che ci si trovi di fronte a un fatto accidentale, dovuto a un errore di manovra. Se la donna avesse voluto gettarsi nel lago avrebbe scelto un altro punto e proceduto a velocità maggiore. Se poteva essere confusa dai farmaci a tal punto? Io non credo, perché in quel caso non sarebbe stata nemmeno in grado di guidare fino a via Burida, né tantomeno imboccare e percorrere con tanta precisione una strada sterrata così stretta”.
Tra una settimana o poco più i primi risultati degli esami potrebbero rendere il quadro complessivo più chiaro.