Un atrio che sia tale, nuovi spazi per il Cup e nuovi posti a sedere nella mensa. L’Irccs Burlo Garofolo ha inaugurato i nuovi spazi che hanno visto un investimento di 250 mila euro: 95 finanziati dalla Regione e 150 mila derivanti da una raccolta fondi avviata da Despar tra i clienti dei supermercati, e i restanti frutto di donazioni dirette all’Irccs. GUARDA IL SERVIZIO VIDEO
L’atrio storico si compone di 62 mq, collegato all’atrio c’era la camera calda del pronto soccorso. Dopo che a seguito della pandemia da Covid 19 la camera calda era stata costruita in urgenza in adiacenza alla parte operativa del pronto soccorso, in modo da non far transitare pazienti non valutati attraverso il corridoio di scorrimento, con i nuovi lavori la conversione della ex camera calda in sala d’attesa e l’allargamento degli spazi destinati al Cup si è potuta creare una sala d’attesa rispettosa del distanziamento tra persone.
In particolare, i nuovi spazi hanno permesso di moltiplicare per sei la dimensione della sala d’attesa portandola da 18 a 109 metri quadri, di aumentare di oltre il 40 per cento i metri quadri disponibili per il Cup portandoli da 41 a 59 e di portare la sala mensa da 40 a 70 posti a sedere. Inoltre, con un investimento di 14 mila euro, grazie alla donazione di Despar, sono stati acquistati due strumenti di monitoraggio neurologico emodinamico per la sala operatoria.
Nell’inaugurare le nuove aree, il direttore generale ha affermato come sia «motivo di grande soddisfazione inaugurare oggi questi nuovi spazi per il nostro ospedale. Sono interventi che si inseriscono – ha continuato Dorbolò – all’interno di un più ampio ed esteso piano riorganizzativo della logistica del nostro Istituto avviato nel 2021 grazie al finanziamento regionale che ci è stato assicurato. Fondamentali sono poi i contributi integrativi come quello di Despar che ci ha consentito, oltre che di acquistare due strumenti di monitoraggio neurologico emodinamico per la sala operatoria, di realizzare un nuovo ingresso e una nuova sala d’attesa per migliorare l’accoglienza della nostra utenza creando un’ambientazione rasserenante per i bambini le mamme e i loro accompagnatori. La atavica saturazione di tutti gli spazi dell’Istituto – ha proseguito – ci costringe a un faticoso lavoro a catena gestendo l’effetto domino nella ricollocazione delle attività. Proseguiamo determinati negli interventi fondamentali – ha assicurato il direttore generale dell’Irccs triestino – per ottimizzare la sicurezza degli ambienti di lavoro, per massimizzare la gestione delle attività, per rispondere al meglio alle nuove esigenze organizzative, per la migliore fruizione dei servizi da parte dell’utenza e per garantire migliori condizioni lavorative ai professionisti e ricercatori dell’Istituto».
Dal canto suo, Fabrizio Cicero, Direttore Regionale Despar (Aspiag Service) per il Friuli-Venezia Giulia ha detto: «Siamo un’azienda profondamente radicata sul territorio e attenta alle esigenze della comunità per questo è parte del nostro Dna farsi carico delle esigenze che arrivano dal territorio e sostenere progetti e iniziative che pongono un’attenzione particolare alle fasce più deboli e alle persone in difficoltà. L’inaugurazione di oggi – ha aggiunto Cicero – è anche la dimostrazione concreta di una promessa diventata realtà che permetterà a una struttura di eccellenza della nostra regione come l’Ospedale Burlo Garofolo di rendere sempre più efficiente il servizio offerto. Questa sala d’attesa, dunque – ha concluso il direttore regionale di Despar -, è un segno tangibile della nostra volontà di essere al fianco del mondo della salute, del sociale e dell’associazionismo della nostra regione per sostenere progetti di pubblico servizio a beneficio della comunità».