Si infittisce il giallo dell’uomo trovato mummificato a Tarvisio, in una galleria ferroviaria, giovedì scorso. Il cadavere era stato ritrovato all’interno di una galleria, scalzo con indosso soltanto pochi abiti estivi e senza documenti. Oggi era in programma l’autopsia, esame prezioso per fare luce sulle cause della morte dell’uomo e permettere di identificare, grazie agli elementi raccolti, il cadavere.
Invece, l’esame autoptico ha fatto emergere ulteriori dubbi sulle circostanze del decesso, scartando l’ipotesi di morte per cause naturali. Secondo quanto emerso dall’esame effettuato questo pomeriggio, a Tolmezzo dal medico legale Lorenzo Desinan, emergerebbero alcuni elementi compatibili, piuttosto, con un trauma da schiacciamento. Occorreranno, tuttavia, altri accertamenti per stabilire con chiarezza le cause della morte.
Ipotesi morte violenta
Il Procuratore capo di Udine, Antonio Biancardi, dopo il primo esito dell’autopsia ha parlato di “schiacciamenti al torace e allo sterno”. “Serviranno indagini a tutto campo”, ha aggiunto, confermando che è stato aperto un fascicolo a carico di ignoti per omicidio volontario, strumentale a svolgere le indagini. Il Procuratore capo non ha infatti escluso che possa “anche essersi trattato di un incidente”. Nel qual caso, però, si aprirebbe un’altra ipotesi, quella di un occultamento di cadavere, poiché le lesioni riscontrate non sarebbero compatibili, ad esempio, con l’impatto con un treno.
Non ancora identificato
L’uomo trovato in galleria a Tarvisio al momento non ha un’identità. Si ipotizza possa trattarsi di un camionista russo di cui si erano perse le tracce nel giugno scorso. Soltanto dagli esiti degli esami effettuati oggi sul cadavere si potrà, con certezza, procedere all’identificazione.