Un 35enne di Udine è caduto procurandosi politraumi durante la risalita di una cascata di ghiaccio nell’orrido dell’Acquatona. La chiamata è arrivata poco prima delle 13 alla centrale operativa dalla Sores attivando le stazioni del Soccorso Alpino di Sappada (sei tecnici sul posto) e di Santo Stefano di Cadore (cinque tecnici), considerata la localizzazione dell’incidente sul confine tra Friuli Venezia Giulia e Veneto, oltre alla Guardia di Finanza e all’ambulanza.
Le squadre dei soccorritori si sono calate in corda doppia dal livello della strada fino al livello del Torrente Acquatona, superando un dislivello di sessanta metri. Una volta sul fondo hanno imbarellato il ferito e lo hanno traslato dal punto della caduta, sul quale incombevano diverse stalattiti di ghiaccio, fino a un’area dalla quale l’elisoccorso avrebbe potuto recuperarlo con il verricello senza che lo spostamento d’aria creasse eventuali crolli di ghiaccio.
L’alpinista è caduto per sei metri fino a impattare al suolo dopo il cedimento di un ancoraggio. Aveva, infatti, appena raggiunto uno spit (chiodo ad espansione) dal quale avrebbe proseguito arrampicando sulle formazioni di ghiaccio della cascata vera e propria e prima di proseguire la scalata si era appoggiato per qualche secondo di riposo. Purtroppo il chiodo è fuoriuscito dalla sede rocciosa procurando la caduta dell’alpinista.
L’elisoccorso regionale ha calato l’equipe medica sul torrente assieme al tecnico di elisoccorso del Soccorso Alpino con una verricellata di ottanta metri per poi recuperarli successivamente assieme al ferito fino alla piazzola a livello della strada, dove si è dovuto a tratti interrompere il traffico per le operazioni. I soccorritori sono stati, invece, recuperati a livello strada effettuando un paranco con le corde usate per la discesa. L’intervento si è concluso poco dopo le 15.