Udine si è trasformata in set del film “Campo di battaglia” del regista Gianni Amelio che oggi ha elogiato la gente del Friuli e la storia dei luoghi delle riprese. “Ho trovato una grande partecipazione umana – le parole del regista – anche le comparse diventavano i protagonisti del film”.
Soddisfazione da parte di Friuli Venezia Giulia Film Commission, con la regione sempre più attrattiva per le produzioni cinematografiche . GUARDA IL SERVIZIO VIDEO
La pellicola, prodotta da Kavac Film con Rai Cinema, avrà un cast d’eccezione composto da Alessandro Borghi, già vincitore del David di Donatello come miglior attore protagonista in “Sulla mia pelle” (2018) e uno dei principali interpreti di “Suburra” (2015), Gabriel Montesi, candidato ai Nastri d’Argento nel film di Bellocchio “Esterno Notte” (2022), e Federica Rosellini, premio Nuovo Imaie Talent alla 74ª Mostra del Cinema di Venezia per la sua performance in “Dove cadono le ombre” (2017) di Valentina Pedicini.
La produzione sta coinvolgendo oltre 20 tecnici e maestranze locali, impegnate sul territorio per 12 giornate di riprese, a cui si sommano le oltre 520 comparse impiegate sul set. “Ho scelto di venire qui perché la storia del mio film esigeva il Friuli Venezia Giulia e questi luoghi, restituendo onestà a ruoli e persone: sono stato ripagato dai luoghi, che sono una meraviglia, ma soprattutto dalle persone, che anche chi vive qui nemmeno conosce, io arrivo da fuori, le ho incontrate e le ho percepite, le comparse non sono state solo comparse, ma protagoniste come gli attori, hanno avuto una partecipazione umana formidabile – sono state le parole del regista Amelio -. C’è l’abitudine, che non amo, di rubare dove si ha la possibilità di facilitare il lavoro spacciando le cose per altre. Io sono venuto qui, dove la vicenda è accaduta, e ho trovato gente che testimoniava la storia antica, una partecipazione autentica importante e quando le persone si sentono parte di una vicenda che un regista racconta, danno di più. La Prima guerra mondiale è stata devastante, c’è ancora bisogno di parlarne”.
“È una fortuna quella di potersi cimentare in qualcosa che ci allontani da quello che vediamo tutti i giorni, ho iniziato a capire che ogni volta che ho la possibilità di farlo è appagante, mettendo a disposizione anche il mio pensiero rispetto al personaggio per un cinema sempre più radicato alla realtà”, ha sottolineato Alessandro Borghi, mentre Gabriel Montesi ha affermato che “lavorare con Gianni Amelio è una fortuna, così come in un luogo che conserva un forte legame con la storia, serve per fare esperienza, in un continuo dialogo tra presente e passato in posti che rivelano fantasmi”. Fantasmi che, anche per Federica Rosellini, trevigiana, risuonano familiari: “Ho riconosciuto in questa terra luoghi di casa, ognuno di noi riconosce questi fantasmi che rende tutto molto affascinante. Ho amato sin da subito il mio personaggio che definisco sfuggente, apparentemente lucida e determinata, non riesci mai ad afferrarla”.
Il film uscirà nelle sale ad autunno del prossimo anno.