Ha cancellato 110mila file dal server della Danieli dopo aver dato le dimissioni per essere assunto dalla diretta concorrente: condannato con l’abbreviato a tre mesi e 20 giorni di reclusione, pena sospesa. Protagonista della vicenda è un ingegnere di 50 anni, residente a Tavagnacco, riconosciuto colpevole dal giudice Rossella Miele del Tribunale di Udine. Il pm aveva chiesto quattro mesi di carcere.
L’uomo era accusato di essere entrato nel server della multinazionale di Buttrio nel 2018 e di aver consultato, asportato e poi cancellato l’enorme mole di file. Documenti, ha detto il legale della Danieli, l’avvocato Maurizio Miculan, di proprietà dell’azienda.
In aula l’ingegnere si è difeso sostenendo di aver cancellato con un software compattatore i file prodotti in molti anni per preparare le offerte commerciali, così da liberare la postazione di lavoro. Materiale, ha affermato, senza alcuna utilità per la Danieli e quindi eliminabile.
“Riteniamo – commentano i difensori, gli avvocati Maurizio Conti e Maria Elena Giunchi – che la sentenza non rappresenti né la realtà processuale emersa nel dibattimento, né quella fattuale. Faremo certamente appello”, concludono.