Sabato 3 giugno una folla di circa 300 persone ha partecipato, a Staranzano, al matrimonio tra il consigliere comunale Luca Bortolotto e il capo scout Marco Di Just, celebrato dal sindaco, Riccardo Marchesan. Un evento festoso e gioioso che ha coinvolto molta gente, visto che la coppia è piuttosto conosciuta in paese.
Presenti alla cerimonia anche don Genio Biasiol, guida spirituale degli scout nonché amico degli sposi, ma non tutti hanno gradito il matrimonio e le polemiche non si sono fatte attendere.
Don Francesco Fragiacomo, parroco di Staranzano, che aveva già segnalato la sua contrarietà all’unione civile all’arcivescovo di Gorizia, Carlo Maria Redaelli, ha pubblicamente condannato la scelta di uno dei due sposi: il capo scout Agesci, Marco Di Just.
Il bollettino del parroco
Don Fragiacomo ha affermato che “non ci sono più le condizioni per svolgere il ruolo di educatore”, riferendosi all’attività svolta nel gruppo da Di Just, con tanto di spiegazione stampata sul bollettino parrocchiale: “Come cittadino ognuno può far ciò che gli consente la legge della Stato – scrive don Francesco Maria Fragiacomo nel bollettino -. Come cristiano, però, devo tener conto di quale sia la volontà di Dio sulle scelte della mia vita. Come educatore cristiano, in più, devo tener conto della missione e delle linee educative della Chiesa e della mia Associazione cattolica. Una cosa è essere accolti – continua don Fragiacomo -, un’altra è assumere responsabilità educative”.
“Nella Chiesa tutti sono accolti – prosegue -, ma le responsabilità educative richiedono alcune prerogative fondamentali, come condividere e credere, con l’insegnamento e con l’esempio, le mete, le finalità della Chiesa nei vari aspetti della vita cristiana. Sulla famiglia la Chiesa annuncia la grandezza e bellezza del matrimonio tra un uomo e una donna; è un messaggio che percorre tutta la Bibbia e che la fede in Cristo rende possibile. Come cristiani dunque – conclude il parroco di Staranzano -, siamo chiamati ad annunciare il modello di famiglia indicata da Gesù: quella fondata sull’amore e sulla diversità tra uomo e donna uniti nel sacramento del matrimonio”.
Il vice parroco si schiera dalla parte degli sposi
Al momento nessuna decisione è stata presa e Di Just rimane a tutti gli effetti Capo unità, ma di certo la polemica non si esaurirà a breve. Don Francesco Fragiacomo mantiene la sua posizione e a Staranzano, oltre che sui social, non si placano le polemiche. In paese la questione era nota da tempo. Il matrimonio era nell’aria, così come era conosciuto il pensiero del sacerdote. Non è della stessa opinione il viceparroco, don Eugenio, che, presente al Sì dei due innamorati, si era definito rappresentante della “Chiesa che comprende”, a differenza della parte di clero che, come don Fragiacomo, non condanna l’atto, ma ne vede un limite alla partecipazione attiva alla vita cristiana.
Diocesi e Gruppo Scout di Staranzano, in ogni caso, non rilasciano per il momento dichiarazioni. Da fonti interne si è appreso che si è riunito il consiglio dei Vicari della stessa Diocesi, ma non sono ancora trapelate le decisioni che nel futuro potrebbero incidere sulla comunità cattolica staranzanese.