Con la benedizione e l’imposizione delle Ceneri, mercoledì 13 febbraio, le comunità cristiane danno inizio ai 40 giorni della Quaresima, tempo forte dell’anno liturgico in preparazione alla Pasqua.
L’Arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, presiede l’Eucaristia e il rito delle Ceneri in Cattedrale con inizio alle ore 19.
E consegna alla Chiesa udinese il messaggio quaresimale intitolato «Il valore della vostra fede si prova col fuoco» (1 Pt 1,7).
Mentre inizia la Quaresima, l’Arcivescovo introducendo il suo messaggio si chiede come viverla in questo Anno della fede indetto da Benedetto XVI.
E scrive: «Trovo una risposta nelle parole dell’apostolo Pietro: “Perciò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere un po’ afflitti da varie prove, perché il valore della vostra fede, molto più preziosa dell’oro, che, pur destinato a perire, tuttavia si prova col fuoco, torni a vostra lode, gloria e onore nella manifestazione di Gesù Cristo” (1 Pt 1,6-7).
L’esperienza della fede in Gesù Cristo ricolma di gioia la mente e il cuore dell’uomo. Non è, però, una gioia a buon mercato perché la fede va purificata come l’oro, per risplendere in tutta la sua luce ed essere la gloria e l’onore del credente quando si troverà davanti a Gesù nell’incontro finale con lui».
Questa Quaresima 2013, dunque, per mons. Mazzocato «può essere un tempo favorevole per purificare la nostra fede dalle incrostazioni dell’abitudine e della superficialità».
«Nel tempo quaresimale – ricorda l’Arcivescovo -, la Chiesa torna a proporci tre impegni precisi: la preghiera. il digiuno, l’elemosina. Se li prendiamo sul serio, essi possono essere come il fuoco del crogiuolo che purifica la nostra fede».
A proposito di preghiera. Mons. Mazzocato scrive che essa «è esperienza impegnativa perché rinnova e purifica la fede; distacca per qualche minuto da se stessi e dal ritmo degli impegni per stare in silenzio e aprire mente e cuore al Signore». Ed invita a superare quella specie di pigrizia che ci assale e «ci impedisce di dedicare anche solo qualche minuto alla preghiera. Magari ci giustifichiamo con la scusa che non abbiamo tempo. La scusa, però, non regge perché chi non può trovare in 24 ore almeno qualche minuto per il raccoglimento e la preghiera? La verità è più seria e profonda. Quella strana svogliatezza interiore che ci impedisce di pregare è segno della nostra poca fede e della mancanza di un desiderio forte di stare alla presenza del Signore per ascoltarlo».
Ma a purificare la fede c’è anche il digiuno che ci libera dalla grande idolatria del consumismo, dall’attrattiva insaziabile di possedere e consumare. «Il digiuno è l’esercizio, anche doloroso, che stacca dalla dipendenza delle cose materiali e ridona al cuore la libertà di mettere Dio al primo posto… Si può far digiuno non solo con la gola ma anche con gli occhi staccandoli da immagini vuote, con gli orecchi trovando spazi di totale silenzio, con il corpo rinunciando a soddisfare i nostri istinti».
Digiuno «che però è completo solo quando si trasforma in elemosina che generosamente dona ciò di cui ci siamo privati a chi ha bisogno». A tal proposito forte il rimando dell’Arcivescovo al Santo Padre, Benedetto XVI, che nella Lettera apostolica «Porta fidei» sottolineava come la «fede che si rende operosa per mezzo della carità diventa un nuovo criterio di intelligenza e di azione che cambia tutta la vita dell’uomo». «Nell’elemosina generosa – conclude l’Arcivescovo – noi trasmettiamo una piccola goccia di quell’amore di Gesù che è entrato nel nostro cuore grazie alla fede in Lui». Siano dunque tanti «i gesti di elemosina in questo tempo di Quaresima che ci fa vivere vicino a persone e famiglie provate dalla crisi fino al punto da faticare a trovare anche i mezzi di sussistenza».
12 febbraio 2013
Question markWikipedia: The question mark, is a punctuation mark that replaces the full stop at the end of an interrogative sentence in English and many other languages. ?MWikipedia: M is the thirteenth letter of the ISO basic Latin alphabet. ?MWikipedia: M is the thirteenth letter of the ISO basic Latin alphabet. ?