Grande festa nella baita del gruppo Alpini Udine sud per celebrare il centenario di Albano Castellan compiuti lo scorso 25 agosto. Se il corpo ha raggiunto i 151 anni di storia, la metà li ha vissuti proprio questa arzilla penna nera udinese, esempio di longevità e di resistenza.
Privato di una gioventù felice e spensierata a causa della seconda Guerra mondiale, proprio a Udine fu fatto prigioniero dai nazisti per poi essere rinchiuso in un campo di prigionia a Danzica, in Polonia.
Un’esperienza, questa, che si porta ancora dentro per le sofferenze patite, terminate solo con la liberazione da parte dell’esercito russo.
Alla cerimonia in via di Brazzà hanno partecipato autorità e diverse cariche dell’esercito, tra i quali il già generale Luigi Federici, il presidente dell’Ana di Udine Dante Soravito, il colonnello della Julia Flavio Fratta, l’assessore comunale Eleonora Meloni e il consigliere Carlo Giacomello, tutti invitati dal capogruppo Antonino Pascolo che da settimane si era organizzato per festeggiare al meglio questo traguardo.
Tra i presenti c’erano anche la moglie di Albano, Ivana Danfré, di 12 anni più giovane, e 2 dei 5 fratelli rimasti in vita, Silvano e Elisa Castellan rispettivamente di 87 e 91 anni. GUARDA IL SERVIZIO VIDEO
