Il commercio nei comuni di Spilimbergo e di San Vito attrae molti consumatori dai rispettivi territori mandamentali, ma c’è spazio per crescere ancora, grazie a una forte richiesta di alcune tipologie di negozi, alimentari e non. E’ quanto risulta da due indagini condotte da Confcommercio Ascom Pordenone in collaborazione con Format Research presentate nei giorni scorsi.
Stando agli studi, nei primi tre mesi dell’anno ben l’85,2% dei residenti di Spilimbergo e il 92,2% di quelli di San Vito hanno frequentato i supermercati del proprio comune e il 60,4% degli abitanti dello spilimberghese e il 65,6% del Sanvitese hanno scelto almeno una volta il capoluogo per comperare generi alimentari. Nel medesimo periodo, la metà degli spilimberghesi e oltre il 40% dei sanvitesi hanno fatto acquisti non alimentari nei negozi di casalinghi, di calzature o abbigliamento e nei supermercati delle città, mentre un terzo di chi abita nel resto dei territori mandamentali ha fatto questa scelta almeno una volta.
Entrando nel dettaglio delle ricerche, l’88,8% degli spilimberghesi, il 96,5% dei sanvitesi e il 75% dei residenti dei mandamenti considerano molto o abbastanza importanti i negozi cittadini per comperare generi alimentari. Inoltre, circa il 65% di quelli che vanno a Spilimbergo o a San Vito dai comuni dei rispettivi mandamenti ritiene che i negozi dei capoluoghi siano importanti per l’acquisto di altri generi.
Insomma, Spilimbergo e San Vito dimostrano di avere una buona attrattività nei confronti dei rispettivi mandamenti (restando all’interno dei territori di riferimento, i flussi in entrata nei capoluoghi sono superiori a quelli in uscita), dovuta anche al numero dei negozi presenti. Spilimbergo ‘possiede’ il 53 per cento dei punti vendita al dettaglio complessivi (123 su 229) e il 44 per cento di quelli turistici come alberghi, bar e ristoranti (63 su 143), mentre le percentuali riguardanti San Vito sono rispettivamente del 40% (117 negozi al dettaglio su 292) e del 38% (61 imprese del turismo su 160).
Ma si può fare di più. Già, perché ci sono alcune tipologie di negozi che sembrano mancare o essere presenti in maniera inferiore rispetto alla domanda. Per il settore alimentare, i punti vendita maggiormente richiesti in Comune di Spilimbergo sono i negozi di prodotti bio, i minimarket e i negozi multietnici, per San Vito sono i negozi di prodotti bio, i minimarket e le birrerie. Nel settore non alimentare a mancare sono principalmente gli esercizi commerciali di abbigliamento, di elettronica e le librerie (Spilimbergo) e di abbigliamento, di calzature e outlet grandi marchi (San Vito).
Infine, una marcia in più potrebbe venire dagli eventi musicali, gastronomici e culturali organizzati nelle città. In concomitanza con le manifestazioni, il 24% degli spilimberghesi, il 31% dei sanvitesi e il 27% dei residenti degli altri paesi, infatti, sarebbero propensi a visitare con maggiore frequenza i capoluoghi per fare acquisti. “Tale fatto – concludono gli studi – dimostra la strategicità dell’organizzazione di eventi e manifestazioni sul territorio”.
Centri più attraenti in due mosse
Spilimbergo e San Vito al Tagliamento. Eventi in città e più negozi di alcune tipologie merceologiche possono attirare più consumatori
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