Tra i ‘sorvegliati speciali’ ci saranno anche i gestori di slot machine, i professionisti che lavorano per strutture sanitarie private e le aziende che si sono mascherate da agriturismi, circoli culturali, onlus e cooperative per ottenere indebiti benefici fiscali
Il Fisco italiano dichiara guerra all’evasione. Oltre all’accensione del redditometro, che riguarda le persone fisiche e l’Irpef, l’Agenzia delle Entrate ha emanato a fine luglio una circolare nella quale è stata illustrata la strategia da adottare per individuare le imprese poco fedeli all’Erario e per prevenire il fenomeno. Nel documento – che riguarda le agenzie di tutta Italia, compresa il Fvg – si trovano le misure che, a seconda della dimensione dell’azienda da porre sotto la lente, le sedi periferiche dovranno adottare per snidare i furbi. Insomma, un vero e proprio piano di battaglia per la ‘campagna d’autunno’.
Paradisi fiscali
Per quanto riguarda i grandi contribuenti, vale a dire le imprese con un volume d’affari non inferiore a 100 milioni di euro, si dovrà porre la massima attenzione su quelle che utilizzano una pianificazione fiscale aggressiva, anche ‘spostando’ la base imponibile su scala internazionale e, quindi, in altri Paesi – specie nei ‘paradisi fiscali’ presenti nella ‘black list’.
Bassa redditività
Più complessa la tattica da adottare per le medie imprese. Per potenziare il controllo, l’Agenzia raccomanda alle Direzioni regionali di coordinare l’attività per le aziende appartenenti a gruppi d’imprese, di immettere personale esperto e di fare particolare attenzione ai soggetti che in passato facevano parte dei grandi contribuenti.
Per quanto riguarda i fattori di rischio, ovvero i parametri da tenere in considerazione per la scelta dei soggetti, quelli da privilegiare sono l’assenza di controlli nel passato recente, la bassa redditività negli ultimi anni, l’effettuazione di operazioni che impattano notevolmente sulla determinazione del reddito imponibile ai fini Ires e Irap o dell’Iva dovuta e la presenza del rischio di evasione in materia di Iva.
Professioni e piccole aziende
Ancora più dettagliata la strategia per lavoratori autonomi e piccole imprese. La Direzione centrale dell’Agenzia pone l’accento sulla “necessità di selezionare i soggetti che hanno dichiarato elevati costi non strettamente legati all’attività, che hanno evidenziato comportamenti anomali nella gestione delle rimanenze di magazzino, i professionisti che hanno presentato pratiche di aggiornamento catastale e chi ha omesso di dichiarare, in tutto o in parte, la remunerazione proveniente dalla gestione degli apparecchi d’intrattenimento (slot machine, ndr)”.
Oltre a ciò, saranno tenuti sott’occhio le società non operative, quelli anomali rispetto agli studi di settore e i professionisti che non hanno dichiarato i compensi dichiarati nei modelli 770 o quelli percepiti da strutture sanitarie private. Infine, a finire tra le maglie dei controlli saranno le imprese e i professionisti che non hanno dichiarato i compensi ricevuti per l’attività di ristrutturazione, di consulenza edilizia o di riqualificazione energetica che possono essere presentati dal cittadino nella propria dichiarazione dei redditi per il rimborso del 36 o del 55 per cento.
Terzo settore
Stretta anche su aziende no profit, Onlus e cooperative. Nella fattispecie, saranno passati al setaccio le imprese no profit che, mascherate da associazioni culturali e circoli ricreativi, somministrano bevande e cibo, oltre a organizzare spettacoli e concerti aperti al pubblico. Si cercherà poi di individuare le finte associazioni di volontariato che svolgono vere e proprie attività commerciali e le coop prive di reali finalità mutualistiche che sono ricorse alla forma cooperative per fruire dei benefici fiscali.
Infine, il settore agricolo. Sotto la lente del Fisco finiranno le imprese che effettuano le ‘attività connesse’ con prodotti agricoli acquisiti prevalentemente da terzi. Detta in altri termini, le attenzioni del Fisco si concentreranno sui i finti agriturismi che, in realtà, sono vere e proprie imprese commerciali di ristorazione o alberghiere.