L’arcivescovo di Udine, mons. Andrea Bruno Mazzocato, si è subito raccolto in preghiera quando ha saputo dell’attentato a Dacca in Bangladesh e delle numerose vittime fra cui anche due imprenditori friulani : Cristian Rossi di Feletto Umberto e Marco Tondat di Cordovado.
“Il primo pensiero, in questa tragica circostanza, come in tutte le altre di tanta ferocia, non può che andare alle vittime innocenti. E il pensiero si fa immediatamente preghiera affinchè il Signore le accolga con tutta la misericordia di cui è capace”. Una preghiera, aggiunge mons. Mazzocato “anche per i familiari perché il Signore doni loro la forza di resistere al dolore e di ricominciare a vivere”.
Anche l’Arcivescovo, come Papa Francesco, condanna l’atto barbaro di Dacca, per mano dell’Isis, come offesa contro Dio e l’umanità. “ Viviamo in un mondo, il nostro, attraversato dallo spirito del male che lo segna con una violenza disumana come quella che i testimoni del massacro di ieri hanno raccontato; un male a cui non dobbiamo però rassegnarci” sottolinea l’Arcivescovo che invita ad unire le forze e a reagire “auspicabilmente con un supplemento di fede da parte dei cristiani, e con un supplemento di impegno da parte di tutte le componenti della società per la pacificazione e la costruzione di un futuro più giusto, più solidale. Questi friulani, ad esempio, erano soltanto impegnati ad esercitare la loro professione di imprenditori: per il bene loro, delle loro famiglie, ma anche della comunità in cui operavano”.