“Il cibo deve tornare al centro delle agende in modo serio e strutturato. In passato è stato all’origine di guerre e se questo importante tema non sarà gestito in futuro creerà grossi problemi”. Lo ha affermato oggi a Gemona del Friuli (Udine) Guido Barilla, presidente della Fondazione e del Gruppo Barilla, durante la cerimonia per il conferimento del Premio Gamajun International Award-Premio Bruno De Marchi, assegnato dal Laboratorio internazionale della comunicazione alla Fondazione Barilla Center For Food&Nutrition.
“È un premio non solo alla Fondazione, ma un riconoscimento dato in onore di chi da un secolo ha creduto che il cibo sia una cosa veramente seria”, ha aggiunto Barilla.
Il premio è per le “proposte responsabili” della Fondazione, che con il suo Protocollo di Milano ha ispirato la Carta di Milano di Expo 2015, ha motivato il direttore del Laboratorio, Emanuela DeMarchi.
Il Laboratorio internazionale della comunicazione, che dal 1980 ogni anno porta in Friuli Venezia Giulia un centinaio di studiosi di italianistica di tutto il mondo ad approfondire la lingua italiana anche affrontando questioni di attualità, quest’anno ha incentrato i suoi venti giorni di lavoro attorno al tema ‘Vocazioni d’Italia: cibo, gusto e paesaggio’.
Cibo al centro delle politiche del futuro
Lo ha affermato Guido Barilla, a Gemona, durante la cerimonia per il conferimento del Premio Gamajun International Award-Premio Bruno De Marchi
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