Militari dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Udine hanno sottoposto a un controllo, alle 3 del mattino, lungo l’autostrada Udine-Tarvisio, un cittadino cinese residente a Roma, che si stava recando con la propria Audi A4 in Ungheria.
I militari hanno chiesto al cittadino straniero se era in possesso di valuta o merci da dichiarare. L’uomo ha negato il possesso di denaro, mostrando però un certo nervosismo che ha insospettito i finanzieri che hanno quindi ispezionato l’autoveicolo, rinvenendo al suo interno, in un vano ricavato sotto i sedili creato modificando la struttura del mezzo 670.000 euro in contanti e impacchettati nella pellicola trasparente composta da 12.600 banconote con taglio da Cinquanta Euro e 2.000 banconote da Venti Euro.
Gli immediati riscontri, condotti tramite la sala operativa della Guardia di Finanza di Udine, consentivano di rilevare che il possessore di detta ingente disponibilità di denaro in contanti, dichiarava solo modesti redditi e palesava cointeressenze in una azienda già denunciata per la vendita di prodotti contraffatti.
Sulla scorta di tali elementi, immediatamente rapportati alla Procura della Repubblica di Udine, si procedeva quindi, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, al sequestro della liquidità rinvenuta, dell’autovettura e alla denuncia del soggetto controllato per reati fiscali e per la recente fattispecie “Auto Riciclaggio” di proventi illeciti, ex art. 648 quater C.P..
Una volta resosi conto che i militari del Corpo stavano procedendo al sequestro del denaro il cittadino cinese proponeva agli stessi di lasciargli una parte (100mila euro in contanti) qualora gli avessero consentito di riprendere il viaggio in Ungheria con la somma residua. Inoltre il cittadino cinese è ora indagato dalla locale Procura della Repubblica di Udine anche per reato di tentata corruzione di Pubblico Ufficiale. Il Tribunale del Riesame di Udine ha confermato i sequestri operati.