Il 3 febbraio 2016, cinque anni fa, veniva ritrovato il corpo senza vita di Giulio Regeni. La madre Paola, oggi ricorda la triste ricorrenza condividendo un post risalente al 2019 dell’account collettivo Giulio siamo noi con un’animazione dedicata al giovane originario di Fiumicello.
“Da quel 3 febbraio 2016 siamo tutti un po’ cambiati, Giulio – si legge nel post idealmente rivolto al ricercatore friulano -. 3 anni senza Giulio, per chi non ha avuto la fortuna di conoscerlo, sono in realtà 3 anni con Giulio, ha detto Alessandra Ballerini a Fiumicello qualche giorno fa. Ed è vero, in questi tre anni abbiamo imparato a conoscere un ragazzo che incarnava la parte più bella di questo Paese, in cui in tanti ci riconosciamo. Da quel giorno viviamo tutti più in modo più consapevole e critico”.
In un altro post, il gruppo Giulio siamo noi, scrive: “Sono passati 5 anni, un lustro, ma la mancata verità e giustizia per Giulio Regeni non sono stati né un lustro né una priorità dei Governi che si sono succeduti. Lo saranno per il prossimo?”.
Emblematiche le foto scelte a corredo del post, che ritraggono i premier che si sono succeduti in questi anni, da Matteo Renzi a Paolo Gentiloni, fino a Giuseppe Conte. Il post si conclude con le richieste della famiglia Regeni e i relativi hashtag: #RichiamoAmbasciatore #StopAccordiconchiTortura #VeritaeGiustiziaperGiulio
Oggi a Pesaro, in piazza del Popolo, si è tenuto un Flash mob in onore di Giulio Regeni che ha coinvolto un rappresentante per ogni classe del Liceo Marconi. I ragazzi hanno portato in piazza un banco e una sedia e a Giulio è stato simbolicamente dedicato un banco pitturato di giallo in cui non si è seduto nessuno.