I carabinieri della compagnia di Latisana hanno arrestato venerdì scorso nell’hinterland i Bologna alla banda composta da quattro albanesi che operava nel Nordest compiendo furti in diverse abitazioni. Particolarmente colpita dalle sue scorribande la Bassa friulana. Le indagini erano partite a settembre quando i quattro avevano colpito due abitazioni rispettivamente a Latisana e a Paludo. L’analisi delle immagini di videsorveglianza e la raccolta di altri dati hanno, così, consentito di individuare quali responsabili Leka Aurel di 24 anni, Balozi Oltion di 25, Ruci Admir di 21 anni e Perskura Arben di 28, che avevano creato la propria base operativa a San Pietro in Casale, in provincia di Bologna.
Tre di loro, per altro, sono risultati destinatari anche di ordine di carcerazione emesso dalle procure di Ancona e Forlì, dove devono scontare pene per altri reati.
Il modo di agire della banda era attendo e guardingo. Temendo che la loro auto, una golf, fosse stata segnalata hanno rubato una nuova coppia di targhe da altre vetture sostituendole alla propria.
La svolta nelle indagini si è avuta lo scorso 21 novembre quando gli albanesi hanno compiuto l’ennesimo furto a Gemona nella villa dell’industriale Giovanni Fantoni, rubando oro, preziosi e l’auto Audi A8, utilizzandola per i propri spostamenti.
I carabinieri, però, hanno così potuto seguire l’auto recuperando i filmati dei diversi caselli autostradali che attraversava, giungendo alla localizzazione del covo. Qui, i militari hanno fatto irruzione bloccando i malviventi mentre si apprestavano a nuovi raid ladreschi. Nel corso della perquisizione è stata recuperata refurtiva per 200mila euro, oltre a recuperare l’auto di Fantoni.
Oggetti da riconoscere
“Chi ha subito questi furti o riconosce nelle foto i propri oggetti, prenda contatti con il comando Compagnia Carabinieri di Latisana per il riconoscimento”. L’appello è stato lanciato dal comandante provinciale dei carabinieri di Udine, colonnello Marco Zearo, alle potenziali vittime dei furti messi a segno dalla banda di ladri sgominata venerdì nell’hinterland bolognese dai militari dell’Arma friulani con il supporto dei colleghi emiliani.
“Sarà poi nostra cura catalogare, fotografare e diramare le immagini della refurtiva a tutti i comandi interessati”, ha aggiunto Zearo. I militari dell’arma sono al lavoro per ricostruire tutti i furti compiuti dalla banda negli ultimi mesi e per risalire ai legittimi proprietari per restituire la refurtiva. I Carabinieri lanciano anche un appello alla popolazione, affinché segnali elementi sospetti, come avvenuto in questa indagine sviluppata grazie alla segnalazione di un cittadino su un’auto sospetta. “A volte basta un piccolo elemento per consentirci di sviluppare indagini importanti come questa – ha aggiunto Zearo -. Saremo poi noi a valutare le segnalazioni”.