Un cittadino marocchino di 20 anni, Rachid Nadir, residente a Portogruaro (Venezia), e’ stato condannato a Udine con rito abbreviato a tre anni di reclusione e 1.000 euro di multa, con l’interdizione per cinque anni di pubblici uffici, per una rapina in abitazione commessa il 18 giugno 2011.
Quella notte, intorno alle 2, quattro-cinque malviventi, il volto coperto da un passamontagna, erano entrati in un appartamento usando una copia delle chiavi d’ingresso.
Avevano immobilizzato madre e figlio che dormivano nei propri letti e avevano intimato loro di rivelare il nascondiglio del denaro.
Dopo un quarto d’ora se n’erano andati portando con se’ i cellulari delle vittime e circa 60 euro in contanti.
Era stata la donna a riconoscere la voce di Nadir, un amico del figlio che aveva ospitato l’estate prima per qualche settimana, prima di allontanarlo dopo la sparizione di alcuni monili.
Un altro giovane, Adrian Caliniuc, 23, rumeno, e’ stato rinviato a giudizio per la ricettazione di uno dei cellulari.
7 maggio 2013