Il blitz anarchico al Carnevale di Maniago ha creato un vero e proprio polverone, finendo sul tavolo della Procura di Pordenone. Una decina di persone vestite da galline e militari, poi fermate e identificate dai Carabinieri, durante la sfilata di domenica hanno esposto i cartelli “Cospito libero” ed “Esercito al 41 bis”, durante il corteo mascherato con l’aggiunta un soldato in gabbia.
Del fatto è subito stata informata la Magistratura, che ha disposto l’identificazione dei responsabili – persone che gravitano attorno al Movimento Libertario di Pordenone – ma non il sequestro del carro.
Il procuratore Raffaele Tito, in attesa dell’informativa dettagliata dei Carabinieri, riguardo la vicenda non vede ipotesi di reato e sottolinea come i figuranti abbiano “manifestato le loro idee, in modo colorito ma non violento”.
Tuttavia gli autori del carro potrebbero rischiare una denuncia per vilipendio all’Esercito. La Polizia locale sta visionando tutte le immagini di videosorveglianza. Il carro era regolarmente autorizzato e voleva schernire l’episodio della morte di alcune galline in un allevamento di Vivaro in seguito a una cannonata, con un carroarmato con il cannone arrotolato e la scritta “grano e no piombo” oltre a un messaggio di pace. Fin qui, lecita ironia.
Ma tra le vie maniaghesi si era trasformata in rivendicazione anarchica con i cartelli esposti, non presenti al controllo alla partenza. Polizia Locale e Carabinieri, dopo una segnalazione, sono intervenuti ma i figuranti, giunti quasi in piazza, hanno tentato la fuga per poi essere bloccati. Uno scherzo, se tale voleva essere, finito male.