La Giunta ha affrontato oggi la questione sorta a seguito del provvedimento di Mediocredito dello scorso 28 febbraio, con cui veniva rigettata la domanda di contributo prima casa avanzata da una coppia omossessuale di Pordenone.
La Giunta ha assunto la decisione di far proprio il parere dell’avvocatura della Regione, in base al quale l’esclusione delle coppie omossessuali conviventi dal beneficio della concessione può essere considerata discriminatoria e lesiva del diritto alla vita familiare.
IL CASO
Marco e Giovanni, 35 anni e coppia di fatto da sette, avevano chiesto un incentivo a fondo perduto di 17mila euro per l’acquisto della prima casa. La Regione, però, come aveva denunciato il quotidiano “La Repubblica”, contestava la legittimità della richiesta sottolineando che “Possono presentare domanda persone maggiorenni in forma singola oppure associate qualora si tratti di coniugi o di conviventi more uxorio, ovvero di coppia intenzionata a contrarre matrimonio o a convivere more uxorio”.
E’ stato dato mandato all’assessore Santoro di preparare una delibera di modifica del Regolamento concernente le agevolazioni per l’edilizia agevolata.
“In concomitanza con la giornata di lotta contro l’omofobia – ha commentato Serracchiani – la decisione che abbiamo preso oggi adegua in questo settore il Friuli Venezia Giulia agli standard dei diritti civili previsti dall’Ue. C’è ancora parecchio lavoro da fare, ma almeno un punto fermo siamo in grado di metterlo e – ha concluso – così abbiamo fatto”.
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