Dal 1976 il 6 maggio non è una data come le altre per il Friuli e i suoi abitanti, tanto più quest’anno in cui ricorre il quarantennale da quel terribile terremoto che portò via tante vite ma dal quale i friulani seppero rialzarsi con impegno e forza di volontà. Una delle storie che raccontano la paura ma anche il coraggio di quei giorni arriva da Lestans, dove la cooperativa danneggiata dal sisma fu riaperta immediatamente per poter provvedere alle necessità della popolazione.
“Alle ore 21.06 del 6 maggio – ricorda Natale Liva, vicepresidente di Coop Casarsa e all’epoca amministratore della cooperativa lestansese – fummo sorpresi da una scossa di intensità pari a 6,4 della scala Richter. Parte di Lestans fu distrutta e anche l’edificio che ospitava la cooperativa rimase gravemente danneggiato. Solo il 7 maggio lo spaccio cooperativo rimase chiuso, visto che puntellammo lo stabile e il magazzino adiacente. L’8
maggio infatti eravamo già riaperti”.
Il dramma fu anche un’occasione di cambiamento. “Apparve chiaro che lo spaccio causa i danni non si sarebbe potuto riutilizzare – aggiunge Liva -. La Camera di Commercio ci donò un prefabbricato di 200 metri quadri, più realizzammo in breve tempo altri 200 metri quadri con nostri fondi. Prima della fine dell’anno eravamo di nuovo pienamente operativi e per di più ampliati, sempre in vicolo della Latteria”.
Quest’anno Coop Lestans celebra anche i 95 anni dalla fondazione, avvenuta nel 1921: ora fa parte del gruppo cooperativo Coop Casarsa, il più grande con centro decisionale in Friuli Venezia Giulia.