Il processo per il crack Coopca non si concluderà entro l’anno. Il calendario prevede un’udienza per il 15 dicembre, fatto che lascia intendere che la decisione dei giudici slitterà al 2021. Oggi in tribunale a Udine si è tenuta una nuova udienza, celebrata a porte chiuse, nell’ambito del processo agli ex vertici della cooperativa carnica. Sono 16 gli imputati, alcuni dei quali erano presenti oggi in aula.
Nel corso della mattinata sono state ascoltate le testimonianze di nove persone offese, tra le quali soci azionisti e prestatori sociali. “Hanno ribadito – riferisce l’avvocato Gianberto Zilli, che rappresenta 235 soci – l’assoluta fiducia nei confronti della Cooperativa e la mancanza da parte della stessa di ogni avvertimento sulla possibile rischiosità dei depositi. Anzi hanno riferito che venivano rassicurati dal fatto che ricevevano ogni anno somme in contante che venivano presentate come dividendi”.
I testimoni hanno anche evidenziato il contraccolpo di natura psicologica e fisica della vicenda, poiché molti hanno perso i risparmi di una vita, e così è stato anche per diversi componenti di stesse famiglie.
Nel pomeriggio è stata la volta di una deposizione più tecnica. Sono stati ascoltati un addetto alla contabilità e due ex dirigenti, uno dei quali ha riferito che la cooperativa sarebbe stata tutta sbilanciata sul direttore generale. Sarebbe stato lui l’unico tramite con il consiglio di amministrazione.
Le prossime udienze del processo Coopca sono state fissate per il 7, 14 e 23 luglio. Poi si riprende dopo la pausa, con le udienze del 15 settembre, 20 ottobre, 10 novembre e appunto 15 dicembre.