“Ci siamo. Il Governo italiano, così come gli altri esecutivi europei, è impegnato ad acquistare alcune milioni di dosi di vaccino anti-Covid, che potrebbero essere disponibili già a gennaio”, commenta da Gorizia il sindaco Rodolfo Ziberna. “Rispetto chi la pensa in modo diverso ma ritengo che questa sia l’unica strada per uscire da questo maledetto tunnel. Non ci sono alternative”.
“Lo dico fin d’ora: sicuramente, se avrò tutti i requisiti, farò il vaccino appena possibile, ovviamente dopo che le dosi saranno arrivate alle persone più esposte e più delicate.
Mi auguro che, come sta accadendo in altri Paesi europei, anche l’Italia avvii subito l’organizzazione delle vaccinazioni che, immagino, saranno prima effettuate sulle categorie a rischio e poi sul resto della popolazione. Siamo fiduciosi”.
“Anche Gorizia, con circa 400 casi, sta pagando un tributo elevato. In questi giorni, infatti, quattro donne anziane, di cui tre in una residenza per anziani e una in Rsa, risultate positive al virus, sono decedute. Mi dispiace davvero molto ed esprimo le più sentite condoglianze alle famiglie. Come ho già avuto modo di dire siamo in una fase critica, forse la più critica dall’inizio della pandemia, e dobbiamo affrontare la situazione con grande forza, mettendo in campo tutte le risorse possibili. Va in questa direzione la decisione dell’Azienda sanitaria universitaria Giuliano-Isontina di allestire ulteriori 10 posti letto Covid nell’area medica dell’ospedale di Gorizia, al 4° piano, così da mettere a disposizione 35 posti letto per degenze da coronavirus. L’ampliamento, con l’occupazione di tutto il 4°piano, dovrebbe portare dalla prossima settimana a un totale di 50 posti letto. Gorizia ancora una volta in prima linea, con fermezza e orgoglio, e non può che essere così finché la battaglia non sarà vinta”.
“Va detto e ripetuto che abbiamo del personale straordinario che non solo non si è tirato indietro ma sta lottando con le unghie e con i denti. Ancora grazie ragazzi”, conclude Ziberna.