Crack Giuliane: tutti assolti perché il fatto non sussiste. E’ finito così in Tribunale a Udine il processo per la liquidazione della Giuliane Dmp di Mortesins di Ruda, azienda che produceva e commercializzava prefabbricati in cemento e dichiarata fallita nel 2015. Sei le persone prosciolte: tre ex consiglieri (Stefano Midolini, 60 anni di Udine, Piero Fadalti, 67 anni di Sacile e Francesco Adami, 59 anni di Vicenza) due ex amministratori delegati (Gianluca Pertile, 57 anni di Zugliano e Gianfranco Dalla Mora, 65 anni di San Donà di Piave) e l’ex sindaco Renato Murer, 71enne di San Donà di Piave. L’assoluzione era stata chiesta dallo stesso pm.
L’accusa principale era di bancarotta fraudolenta. Secondo il capo d’imputazione, avrebbero sovrastimato il valore di alcuni beni della società, inserendolo nei bilanci dal 2008 al 2011. In questo modo, avrebbero nascosto il dissesto e ridotto significativamente le perdite. Alcuni di loro erano accusati anche di ricorso abusivo al credito e bancarotta semplice.
“Secondo l’ipotesi accusatoria – commenta il difensore di Midolini, l’avvocato Luca Ponti – la società doveva svalutare i beni perché non era in continuità aziendale. Allo stesso tempo, non era in continuità aziendale perché non aveva svalutato i beni. Un ragionamento circolare – continua – che non poggiava su alcuna prova concreta”.
Soddisfatti anche i difesori degli altri imputati, gli avvocati Mario Calgaro, Fabrizio Manganiello, Renzo Fogliata e Manola Faggiotto. GUARDA IL SERVIZIO VIDEO