“L’affare” dei migranti e dei richiedenti asilo ha fruttato 88mila euro a un’associazione onlus, operante in tutta Italia, che è accusata di essersi intascata 88 mila euro, che erano stati inviati dall’estero agli stessi ospiti della struttura goriziana.
E’ finita nei guai per questi motivi un’associazione operante in un centro di accoglienza nel Goriziano. Il Gip del Tribunale, in seguito a indagini svolte dalla Guardia di Finanza, ha pertanto rinviato a giudizio 21 persone a vario titolo operanti nell’ ambito di questa nota nota onlus.
Il ministero dell’Interno sosteneva, infatti, oneri economici per l’accoglienza e il mantenimento dei cittadini extracomunitari ospitati nella struttura, mentre è stato accertato che i conti venivano gonfiati ad hoc.
Le indagini hanno permesso di accertare anche i commessi da tre persone giuridiche, che dovranno rispondere di associazione per delinquere, reati fiscali, peculato, frode in pubbliche forniture, falso e favoreggiamento.
La onlus, che opera in più regioni italiane, dal 2015 non gestisce più il Centro di accoglienza dopo la “risoluzione” avvenuta con la Prefettura di Gorizia.