Risparmiamo anche sulle cure. Il dato sconfortante vale anche e soprattutto per le cure odontoiatriche, e lo conferma il calo consistente delle prestazioni fornite dai medici dentisti, cui fanno da contraltare l’aumento del ricorso alle strutture pubbliche e dei viaggi all’estero, alla ricerca di prezzi migliori.
Mai come nel caso delle cure odontoiatriche, tuttavia, serve prudenza e la valutazione dei rischi che si corrono a medio-lungo termine.
A confermarlo è Giovanni Braga, presidente della Commissione Albo odontoiatri dell’Ordine dei medici di Udine e del Friuli Venezia Giulia, al quale abbiamo chiesto quale sia la situazione: “I dati recentemente diffusi da una ricerca statistica commissionata dall’Andi (Associazione nazionale dentisti italiani) parlano di una flessione a livello nazionale del 17 per cento, nonostante i dentisti godano dell’elevata fiducia degli italiani.
Parte della flessione è causata dalla crisi, ma è altrettanto vero che è frutto delle cure di elevata qualità e della prevenzione, sulla quale i dentisti italiani investono da anni”.
Chi più spende, meno spende
Sul problema dei costi elevati e del perché non si riesca a ridurli Braga offre una spiegazione chiara: “I prezzi delle prestazioni sono alti perché tengono conto, oltre che del valore dei materiali e delle attrezzature impiegate, anche del fatto che cure ben fatte richiedono tempo, senza dimenticare la formazione e l’aggiornamento, indispensabili per garantire qualità e assistenza di alto livello.
Se poi facciamo il confronto con altri Paesi, in particolare dell’Est europeo, entrano in gioco anche fattori come la pressione fiscale, da noi decisamente più alta. A parità di materiale, tuttavia, è bene ricordare che una prestazione fatta in fretta si rischia di pagarla due volte.
Bisognerebbe quindi chiedersi quali siano le garanzie e i risarcimenti in caso di mal practice. Chi va all’estero non gode delle tutele e dei controlli presenti nel nostro Paese e, difficilmente, si sottoporrà alle verifiche periodiche indispensabili per garantire la piena riuscita della cura”.
“In ogni caso – conclude Braga – il modo migliore per evitare di ricorrere al dentista è fare prevenzione. Su questo ci stiamo impegnando da tempo perché il nostro compito è puntare alla salute del paziente e non limitarsi alla cura della malattia. Un buon spazzolino e il filo interdentale fanno miracoli se usati bene e non ci stancheremo mai di ripeterlo”.
Alessandro Di Giusto
30 marzo 2013