Cameron si dimette. Di fatto è questo quanto ha annunciato David Cameron (nella foto con la moglie il giorno del voto), il premier inglese che contrario all’uscita dall’Europa e che esce sconfitto dalla consultazione che ha premiato la Brexit, l’uscita quindi dall’Ue.
“Ringrazio tutti quelli che mi hanno aiutato, ora dobbiamo affrontare le grandi decisioni emerse dalla consultazione – ha detto il premier inglese -. Ho affrontato questa campagna ellettorale con convinzione. La Gran Bretagna è più forte e sicura di prima, ma ora ci vuole una leadership molto forte – ha affermato Cameron nell’anticipare di fatto le sue prossime dimissioni -. La gente ha preso una decisione diversa dalla mia. Ora ci vuole una leadership fresca. Penso che non sia giusto rimanere “capitano” di questa nazione. Ci vuole un nuovo premier che sarà nominato entro l’autunno”.
Cameron, di fronte a una Scozia (che si sente europea) che con Londra e Irlanda del Nord è rimasta isolata nel votare per rimanere in Ue, chiede alla nazione di rimanere unita per vedere cosa fare e non disgregare il Regno unito sotto la spinta di un risultato elettorale storico.
Ne risente la Borsa, compresa quella di Milano che aveva già sofferenze domestiche con cui fare i conti, dove i titoli bancari persono fino al 40%, e crolla la sterlina. Una situazione drammatica e in divenire che racconteremo in questa lunga giornata che segna la fine dell’Europa a 28 Stati.
Su Twitter il post di Cameron
“Thank you everyone who voted to keep Britain stronger, safer & better off in Europe – and thousands of @StrongerIn campaigners around the UK”.