Delitti stabili, furti in aumento nonostante lo sforzo per migliorare il controllo del territorio. Il colonnello Roberto Del Piano, comandante dei carabinieri di Udine, ha presentato oggi, in concomitanza con le celebrazioni per il 199° anniversario dalla fondazione del corpo, il resoconto dell’attività svolta dai suoi uomini nel primo quadrimestre, fornendo un quadro rassicurante, se non fosse appunto per i furti in abitazione e negli esercizi commerciali che continuano a preoccupare.
I dati diffusi dal comandante provinciale illustrano il gran lavoro fatto dai carabinieri delle sei compagnie e delle 54 stazioni, ai quali si aggiungono i colleghi del Nucleo anti sofisticazioni, del Nucleo operativo ecologico, del Nucleo ispettorato del lavoro e del Nucleo per la tutela del patrimonio storico, senza dimenticare gli uomini del soccorso alpino di Tolmezzo.
I DATI. Nei primi quattro mesi del 2013 sono stati registrati 4.023 delitti, dei quali scoperti 978 (sono stati rispettivamente 13.184 e 3.603 nel 2012, 12.746 e 3.541 nel 2011) dato che appare stabile. Fino al 3 aprile scorso i militi hanno controllato 108.120 persone e 77.029 veicoli. L’aumento dei controlli si è immediatamente riverberato sulle contravvenzioni per la guida sotto l’effetto di stupefacenti e alcol passate dalle 232 del primo quadrimestre 2012 alle 443 dello stesso periodo del 2013.
Crescono i furti denunciati e scoperti sempre nel periodo gennaio-aprile. Dai 2242 del 2012 siamo passati ai 2.497 di quest’anno, mentre quelli scoperti sono stati 132 contro i 123 del 2011. Per far fronte a questo problema molto sentito i carabinieri hanno intensificato l’azione di indagine effettuando 472 perquisizioni e 221 sequestri (erano rispettivamente 367 e 169 lo scorso anno). Per sensibilizzare la popolazione sul problema e consigliare i cittadini su come ridurre il rischio di ricevere visite sgradite, nell’ultimo anno i carabinieri della provincia di Udine hanno partecipato a 53 conferenze nei vari municipi alle quali hanno assistito oltre 1.900 cittadini. A questi incontri vanno poi sommate le 35 conferenze tenute nelle scuole per favorire la cultura della legalità. Stabili i dati relativi a rapine, ricettazioni ed estorsioni, comunque contenuti.
Alessandro Di Giusto
4 giugno 2013